Nota stampa
Blitz nelle aule dei cinofili carabinieri, la scuola è “pulita”.
Ragusa, sabato 22 novembre 2014. I militari della compagnia carabinieri di Ragusa continuano nell'azione preventiva e repressiva contro lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti tra i più giovani negli istituti d'istruzione della città. Mentre la settimana scorsa presso un istituto secondario superiore erano stati trovati cinque grammi di hashish e un ragazzo era stato segnalato al Prefetto di Ragusa quale assuntore di stupefacenti, questa settimana nella scuola visitata il cane, pur avendo condotto dettagliate ricerche, non è stato trovato alcunché.
L'attività antidroga, condotta unitamente alle unità cinofile del nucleo carabinieri cinofili di Nicolosi (Ct), ormai è diventata sistematica con cadenza settimanale/decadale ed è mirata, tramite una presenza attiva negli istituti scolastici, a fare una campagna pressante contro la droga nei confronti dei giovani che, per vari e diversi motivi, invece sono più vulnerabili nell'approccio alla delicata questione.
I carabinieri, dopo aver osservato se ci fossero strani movimenti fuori da scuola da parte di persone non frequentanti, nel tentativo quindi di bloccare in flagranza eventuali attività di spaccio, hanno atteso che i ragazzi entrassero nelle aule e quindi hanno iniziato il controllo. Stanza per stanza, zainetto per zainetto, l'istituto è stato setacciato in lungo e in largo dal naso del cane da pastore tedesco "Indic", ivi incluso il cortile e il parcheggio dei motorini.
E la bella notizia è che il cane non ha trovato nulla poiché non c'era alcuna traccia, nemmeno latente, di droga. Il cane infatti (come peraltro è successo l'ultima volta) sente anche le droga che non c'è più, come ad esempio si accorge che in una tasca c'è stata la droga anche se questa è stata spostata. Ma in questo caso non c'è stato nemmeno il sospetto o un odore latente.
Soddisfazione hanno espresso il dirigente scolastico e i docenti presenti, felici di sapere che i giovani della loro scuola non hanno a che fare con la droga.
Certo l'attenzione deve rimanere comunque alta e le campagne informative devono continuare. E' di recente istituzione - come anche illustrato a inizio mese dal Prefetto di Ragusa dott. Annunziato Vardè - un nuovo strumento di ausilio alle forze dell'ordine e alle istituzioni scolastiche nel contrasto all'uso e lo spaccio di droga, il NUMERO VERDE 43002 per segnalare episodi di bullismo o casi di spaccio o consumo di stupefacenti, e fenomeni collegati, che avvengono dentro o nei pressi delle scuole. E molti sono i giovani che non ci stanno ad assistere all'assunzione e allo spaccio di droga tra i loro coetanei, tant'è che anche a Ragusa sono arrivati diversi messaggini per segnalare situazioni sospette da sottoporre a particolare attenzione.
Purtroppo la droga è una piaga della nostra società e molte persone, ma soprattutto i più giovani, sottovalutano la sua pericolosità, ed è per questo che le istituzioni scolastiche, le forze dell'ordine e le prefetture (che hanno la centralità nell'azione di contrasto e coordinamento) lavorano in sinergia nell'opera di convinzione e quindi prevenzione ma anche di repressione in caso di accertamento di spaccio e consumo. Gravi pene sono previste per spaccio e ogni altro tipo di cessione e/o produzione di droga con anni di reclusione e multe da decine di migliaia di euro. Il consumo non è un reato e non prevede quindi il carcere (questo per non equiparare il consumatore allo spacciatore, di cui invece è vittima) ma comunque prevede diverse sanzioni che vanno a colpire passaporto, patente di guida, porto d'armi e di fatto impediscono ai giovani l'accesso a tutti i concorsi pubblici. Questioni che magari a un adolescente appaiono marginali ma che poi lo danneggeranno magari anche a distanza di anni.
Maggiore Alessandro Coassin, Comandante Compagnia Carabinieri di Ragusa
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...