Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro
Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ragusa
Nota stampa
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Contrasto dell’Arma al lavoro nero e prevenzione morti bianche nei cantieri edili a Ragusa e Provincia. Controllati 10 cantieri edili di cui 3 irregolari. Denunciati 3 imprenditori edili per contravvenzioni al Testo Unico D.Lgs.81/2008 in materia di sicurezza e prevenzione infortuni. Scoperto un lavoratore completamente in nero e sospesa un’attività imprenditoriale. Ammende e Sanzioni amministrative per oltre 20.000 €uro.
Ragusa, giovedì 20 novembre 2014. Nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del lavoro nero e alla tutela della sicurezza e prevenzione infortuni nei cantieri edili, nell’ultima settimana i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Ragusa, insieme agli ispettori civili della Direzione Territoriale del Lavoro, d’intesa fra il Direttore Occhipinti e il Comandante Provinciale, Ten. Col. Fragassi, hanno sottoposto a verifica 10 cantieri edili in Ragusa, Modica, Ispica e Pozzallo, denunciando 3 imprenditori edili:
- il primo ad Ispica, ritenuto responsabile dell’utilizzo di dispositivi non conformi alla prevenzione rischi da folgorazione, dell’omessa esibizione del piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio;
- il secondo sempre ad Ispica, ritenuto responsabile di avere utilizzato un ponte con piano di calpestio difforme dai requisiti specifici;
- il terzo a Pozzallo, ritenuto responsabile di avere utilizzato un apparecchio di sollevamento privo del dispositivo di sicurezza che previene lo sganciamento di carichi in movimento dall’alto.
Le violazioni sono tutte al Testo Unico D.Lgs.81/2008 in materia di sicurezza e prevenzioni infortuni. Agli stessi veniva impartita la prescrizione all’eliminazione della situazione di pericolo in modo tale da poter accedere ai benefici del D.Lgs.758/94, estinguendo l’eventuale procedimento penale con il pagamento di una ammenda pari ad un quarto del massimo consistente complessivamente in €.15.000,00 circa.
Nel medesimo contesto operativo a carico del primo imprenditore di Ispica veniva applicata anche la sospensione dell’attività imprenditoriale per l’impiego di un manovale in nero su quattro operai presenti. Allo stesso venivano contestate violazioni amministrative per ulteriori €.6000,00 circa. Per riattivare l’impresa l’imprenditore dovrà pagare 1950€. Le ammende elevate nel complesso sono pari a 15.000€.
L’Assessore al Lavoro della Regione Siciliana e il Dipartimento del Lavoro, hanno investito particolari risorse nel rilancio della prevenzione delle “morti bianche” nei cantieri edili in tutta la Sicilia, poiché il settore benché colpito duramente dalla crisi economica, rimane delicato e necessita di continua attenzione. I Carabinieri della Tutela del Lavoro, esprimono uno sforzo costante nella prevenzione nel settore per mantenere il livello di osservanza delle norme di sicurezza nei cantieri e di garantire il più possibile il rientro a casa di tutti quei lavoratori che si guadagnano il pane duramente. E’ infatti inaccettabile che un padre di famiglia esca la mattina e che per la colpevole inosservanza di minime norme di sicurezza, corra anche semplicemente il rischio di non farvi più rientro. L’attenzione dell’Arma in questo settore è massima e continua, nella speranza di trovare ad ogni ispezione sempre più cantieri in ordine.
L’attività ispettiva proseguirà anche nei giorni a venire, con la variante degli obiettivi e degli orari, al fine di garantire la massima equità in ogni settore, per contrastare il fenomeno che com’è noto, comporta conseguenze negative al tessuto socio economico della provincia e nazionale, nonché dirette ripercussioni sui profili previdenziali e di sicurezza di ogni singolo lavoratore.
Tenente Colonnello Antonello Bucciol, Comandante Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro Palermo
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...