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RELAZIONE OSSERVATORIO FORMIA

Relazione Osservatorio comunale per la Legalità e la lotta alle mafie in pillole L’Osservatorio comunale per la Legalità e la lotta alle mafie di Formia ha presentato lunedì 30 marzo 2015, presso la Sala Ribaud, la relazione sull’attività dei primi mesi di vita dell’organismo. L’occasione è stata rappresentata dalla giornata conclusiva del “Mese della Legalità” che l’amministrazione comunale ha dedicato al tema. Frutto dell’attività posta in essere dalla sua creazione, la relazione è condensata nelle cifre che seguono. Istituito il 29 settembre 2014, con approvazione all’unanimità in Consiglio comunale, l’Osservatorio comunale per la Legalità e la lotta alle mafie, nei suoi primi sei mesi di attività ha posto le premesse per realizzare la sua mission: funzioni consultive e propositive, di studio, ricerca, documentazione e monitoraggio, che si propone di “osservare” il territorio per conoscerne a fondo i circuiti economici e sociali, per individuare fonti di pericolo, per fungere da incubatore di idee e, in genere, da stimolo rispetto al lavoro dell’Amministrazione comunale. La prima attività realizzata è consistita nelle AUDIZIONI DIRIGENTI COMUNALI. Un’occasione per affinare la conoscenza della macchina amministrativa e definire i punti di partenza dell’attività di osservazione dei suoi componenti. La composizione e l’organizzazione per sottocommisioni ha permesso un’agile attività che si è tradotta in diverse RICHIESTE DI ACCESSO AGLI ATTI. In particolare sono state inoltrate 20 richieste, di cui ben 8 portare a termine. Attività che ha evidenziato circostanze che, seppur consentiti dalla legge, nelle more di una gara d’appalto o del rilascio di una concessione edilizia/permesso a costruire, rappresentano sintomatiche anomalie. Quindi la relazione ha l’obiettivo di analizzare il contesto socio – economico in cui prendono vita le decisioni del Comune e degli operatori. ANAGRAFE: negli ultimi dieci anni Formia non ha tradito il suo nome: porto sicuro che ha accolto tra le sue braccia migliaia di nuovi concittadini. Evidentemente la contiguità ha spinto, tra il 2004 e il 2014, 3357 cittadini campani a fare di Formia la propria residenza. A questi si devono aggiungere i 2901 cittadini che, provenienti da altre città del Lazio, si sono inserite nel contesto sociale della città. Sono queste le principali regioni da cui provengono i nuovi “formiani”. ATTIVITA’ PRODUTTIVE: Il dinamismo commerciale ha da sempre caratterizzato Formia. Per numerosi anni centro dello shopping del territorio che si snoda intorno al Golfo di Gaeta, oggi vive una parentesi negativa a causa della crisi globalizzata, sulla quale le mafie, per effetto del noto fenomeno del “money laundering”, possono esserne attratte. Appare, quindi, opportuna una osservazione dettagliata. Al 2014 operano in città: PUBBLICI ESERCIZI: 222; SETTORE ALIMENTARE: 199; SETTORE NON ALIMENTARE: 694; SETTORE ALIMENTARE E NON: 56; ARTIGIANATO: 553 AVVOCATURA: nel corso dell’anno 2012 si è registrato lo svolgimento di 147 nuovi procedimenti, oltre alla cura di 3000 giudizi pendenti. POLIZIA LOCALE: l’attività della Polizia locale, con riguardo all’anno 2014, è consistita, guardando ai risultati aggregati, in 113 sanzioni amministrative elevate in materia di commercio, ambiente, tributi. I dati disaggregati ci permettono di entrare nel dettaglio dell’attività esperita. BENI CONFISCATI I beni confiscati alla criminalità organizzata conoscono in questi anni un impegno da parte dell’ente comunale. Tuttavia alcune unità sono solo saltuariamente utilizzati dagli assegnatari. Timori di ritorsioni o stato di degrado? PRESENZE CRIMINALI: Attualmente a Formia in base a notizie di cronaca, indiscrezioni di stampa, operazioni di P.G. delle DDA di Roma e Napoli, decreti di sequestro penale, provvedimenti cautelari confermati e/o annullati in sede di Riesame sono operative due macroaree criminali: ▷ Clan MALLARDO di Giugliano in Campania. ▷ Clan dei Casalesi in forma totalmente rinnovata data la coesistenza in questo centro di esponenti delle varie fazioni che lo compongono, ossia gli storici BARDELLINO, le frange IOVINE e SCHIAVONE, BIDOGNETTI e ZAGARIA, queste ultime due nel tempo responsabili per il Basso Lazio. Per contatti: osservatoriocomunaleantimafia@gmail.com

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