Operazione “Kamarina drugs”. Ecstasy e coca per la movida ragusana, è in corso un blitz con numerosi arresti contro una gang italo-albano-tunisina da parte dei carabinieri.
Ragusa, martedì 29 dicembre 2015. Dalle prime ore di questa mattina, circa settanta Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa stanno dando esecuzione a tredici provvedimenti cautelari personali emessi dal GIP del Tribunale di Ragusa su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di altrettanti soggetti dediti al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, operanti prevalentemente in questa provincia.
Allo stesso tempo sono in corso numerose perquisizioni nei confronti di tutti gli indagati e di altri soggetti coinvolti nell’inchiesta.
I provvedimenti restrittivi sono il risultato di un’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa e coordinata dalla Procura Iblea, che ha consentito di accertare che gli indagati italiani e stranieri, alcuni dei quali gravati da numerosi precedenti penali, si sono (nel primo semestre dell’anno che sta finendo) resi responsabili in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti quali hashish, marijuana, cocaina, amfetamina ed ecstasy. L’elemento di spicco della “banda” diceva di se stesso “sono io il supermarket della droga” e riusciva a procurare ecstasy che andava a vendere al bar evadendo dai domiciliari. Lo stesso bar dove due bande di spacciatori tunisini si sarebbero poi affrontati a colpi di coltello, con un arrestato per tentato omicidio. Bar che poi i carabinieri hanno fatto chiudere per ristabilire l’ordine in città.
Ingente il quantitativo di droga sequestrato nel corso dell’attività investigativa.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...