DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
SEQUESTRO BENI E VALORI PER OLTRE 1 MILIONE E 200 MILA EURO AD UN PREGIUDICATO ANDRIESE
La Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni per un valore di oltre 1.200.000 euro riconducibili ad un pregiudicato andriese, DI GIOIA Salvatore di 60 anni, più volte arrestato per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti, anche di ingentissimo valore, in diverse zone di Italia e tuttora in regime di detenzione domiciliare.
Il decreto di sequestro, che ha riguardato una società operante nell’ambito della costruzione e riparazione di imbarcazioni da diporto, n. 6 capannoni industriali, un locale, diversi appezzamenti di terreni (ubicati nei comuni di Trani ed Andria), quote societarie, conti correnti bancari e n. 9 autoveicoli di grossa cilindrata, è stato disposto nell’ambito di una misura di prevenzione personale e patrimoniale dal Tribunale di Trani - Sezione Misure di Prevenzione, su proposta del Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio Ferla.
Le approfondite indagini sul patrimonio dell’intero nucleo familiare del pregiudicato hanno permesso di acclarare la sproporzione tra i redditi dichiarati dal DI GIOIA Salvatore e il suo tenore di vita.
Il sequestro dei suddetti beni è stato eseguito con l’ausilio della Polizia di Stato di Andria e della Capitaneria di Porto di Trani.
Bari, 23 dicembre 2015
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...