Va ribadito ancora una volta anche in questa sede come “Cosa Nostra” appaia dotata di una sorta di “costituzione formale” e di una sua “costituzione materiale”. In alcuni momenti storici ha contato di più la sua costituzione materiale, nel senso che il governo dell’organizzazione è stato retto secondo le scelte dei capi ed a prescindere dal rispetto delle regole. Nel momento in cui l’azione investigativa dello Stato ha portato alla cattura di tali capi, se la cosiddetta costituzione materiale dell’organizzazione è entrata in crisi, la costituzione formale di Cosa Nostra, ha ripreso importanza e tutt’ora consente alla struttura di sopravvivere anche in assenza di importanti capi riconosciuti in stato di libertà. Il ricorso alle vecchie e mai abrogate regole di vita dell’organizzazione consente, dunque, alla stessa di sopravvivere in momenti di crisi come l’attuale. Le fonti della memoria, gli anziani, custodiscono le regole e le regole, che servono a far funzionare l’organizzazione, vengono costantemente portate a conoscenze dei soggetti più giovani. Sulla scorta di questo meccanismo si può valutare la capacità di “Cosa Nostra” di ristrutturarsi e di riorganizzarsi, mantenendo intatte la sua vitalità e la sua estrema pericolosità ed in tal senso non ci si può illudere sul fatto che lo Stato, approfittando della sua momentanea debolezza, possa più agevolmente e definitivamente sconfiggerla. Deve invece continuare a giungere agli organi deputati al contrasto di “Cosa Nostra” un flusso costante di nuovi, più affinati e sempre più efficaci strumenti normativi e di risorse anche economiche per tenere testa all’organizzazione criminale; la quale, com’è noto, ha una spiccata abilità nel mettere in campo sofisticate tecniche di resistenza per fronteggiare l’azione repressiva dell’autorità giudiziaria.
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
