DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
LA D.I.A. DI CATANIA CONFISCA BENI PER UN VALORE DI 1,3 MILIONI
DI EURO AD UN IMPRENDITORE DI AUGUSTA
La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato PANVINO, a conclusione di una attività investigativa culminata nella proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale a firma del direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA - in piena sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di Catania diretta dal dr. Carmelo ZUCCARO - sta dando esecuzione al decreto di confisca patrimoniale, emesso dal Tribunale di Siracusa Sezione Penale, nei confronti dellimprenditore PASQUA Francesco, 58 anni, di Augusta (SR).
Nel febbraio del 2014 PASQUA Francesco era stato tratto in arresto, dal Centro Operativo DIA di Catania, nellambito delloperazione Prato Verde”, poiché gravemente indiziato ex art. 416 bis c.p., di far parte, unitamente ad altri soggetti, dellassociazione mafiosa denominata Cappello ed in particolare del c.d. gruppo del Carateddu, diretto da PRIVITERA Orazio e LO GIUDICE Sebastiano, finalizzata alla commissione di diversi reati contro il patrimonio. Successivamente scarcerato, il procedimento penale risulta ancora pendente per le citate imputazioni.
PASQUA Francesco è ritenuto, inoltre, responsabile di aver favorito la latitanza del PRIVITERA, che si è sottratto, dallottobre 2009 al gennaio 2010, allesecuzione del decreto di fermo emesso a suo carico nellambito delloperazione di polizia denominata Revenge.
Nel corso delle indagini condotte per la ricerca del latitante PRIVITERA è emersa la figura di PASQUA Francesco, fino a quel momento estraneo alle cronache giudiziarie, per aver fornito supporto logistico al fine di sfuggire alla cattura. Secondo quanto rilevato dal Tribunale di Siracusa lappartenenza del PASQUA nellassociazione mafiosa sarebbe riscontrabile da numerosi elementi sintomatici che consentirebbero di collocarne linserimento intorno agli anni 2006-2007.
Il provvedimento del Tribunale di Siracusa è stato emesso avvalendosi di una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali, compendiati in una proposta di misura di prevenzione a firma del Direttore della D.I.A., che era sfociata nel sequestro dei beni allo stesso riconducibili, eseguito nellaprile 2015.
La ricostruzione del profilo criminale del PASQUA Francesco operata dalla D.I.A. di Catania ed affiancata alla rilevante sproporzione tra redditi dichiarati, lattività svolta e gli arricchimenti patrimoniali del PASQUA è stata positivamente valutata dal Tribunale di Siracusa che ha, con latto ablativo in corso di esecuzione, disposto la confisca dei beni complessivamente stimati in oltre 1.300.000,00 euro.
Catania, 15 giugno 2017
COMUNICATO STAMPA
LA D.I.A. DI CATANIA CONFISCA BENI PER UN VALORE DI 1,3 MILIONI
DI EURO AD UN IMPRENDITORE DI AUGUSTA
La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. P.S. dr. Renato PANVINO, a conclusione di una attività investigativa culminata nella proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale a firma del direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA - in piena sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di Catania diretta dal dr. Carmelo ZUCCARO - sta dando esecuzione al decreto di confisca patrimoniale, emesso dal Tribunale di Siracusa Sezione Penale, nei confronti dellimprenditore PASQUA Francesco, 58 anni, di Augusta (SR).
Nel febbraio del 2014 PASQUA Francesco era stato tratto in arresto, dal Centro Operativo DIA di Catania, nellambito delloperazione Prato Verde”, poiché gravemente indiziato ex art. 416 bis c.p., di far parte, unitamente ad altri soggetti, dellassociazione mafiosa denominata Cappello ed in particolare del c.d. gruppo del Carateddu, diretto da PRIVITERA Orazio e LO GIUDICE Sebastiano, finalizzata alla commissione di diversi reati contro il patrimonio. Successivamente scarcerato, il procedimento penale risulta ancora pendente per le citate imputazioni.
PASQUA Francesco è ritenuto, inoltre, responsabile di aver favorito la latitanza del PRIVITERA, che si è sottratto, dallottobre 2009 al gennaio 2010, allesecuzione del decreto di fermo emesso a suo carico nellambito delloperazione di polizia denominata Revenge.
Nel corso delle indagini condotte per la ricerca del latitante PRIVITERA è emersa la figura di PASQUA Francesco, fino a quel momento estraneo alle cronache giudiziarie, per aver fornito supporto logistico al fine di sfuggire alla cattura. Secondo quanto rilevato dal Tribunale di Siracusa lappartenenza del PASQUA nellassociazione mafiosa sarebbe riscontrabile da numerosi elementi sintomatici che consentirebbero di collocarne linserimento intorno agli anni 2006-2007.
Il provvedimento del Tribunale di Siracusa è stato emesso avvalendosi di una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali, compendiati in una proposta di misura di prevenzione a firma del Direttore della D.I.A., che era sfociata nel sequestro dei beni allo stesso riconducibili, eseguito nellaprile 2015.
La ricostruzione del profilo criminale del PASQUA Francesco operata dalla D.I.A. di Catania ed affiancata alla rilevante sproporzione tra redditi dichiarati, lattività svolta e gli arricchimenti patrimoniali del PASQUA è stata positivamente valutata dal Tribunale di Siracusa che ha, con latto ablativo in corso di esecuzione, disposto la confisca dei beni complessivamente stimati in oltre 1.300.000,00 euro.
Catania, 15 giugno 2017