Le indagini su “Cosa Nostra” continuano ad avvalersi dell’apporto fondamentale offerto dai collaboratori di giustizia, che hanno fornito informazioni di grande importanza sugli attuali assetti organizzativi delle consorterie mafiose – confermandone la struttura unitaria e piramidale ed il mantenimento delle tradizionali regole interne – sui loro interessi economici e su gravi fatti delittuosi da queste perpetrati. Tali informazioni smentiscono ancora una volta, ove fosse necessario, talune indicazioni operate da altri osservatori del fenomeno mafioso che teorizzano una sorta di “camorrizzazione” dell’organizzazione mafiosa “Cosa Nostra” ed un suo inarrestabile declino (senza peraltro neppure conoscere a fondo le camorre).
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
