Napoli, 29 giu, (Adnkronos) - Gestivano il business della droga con piazze di spaccio statiche e dinamiche. Per questo i carabinieri compagnia di Marano di Napoli hanno arrestato 14 persone per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Una di queste è inoltre accusata di aver favorito la latitanza di un soggetto di spicco del clan "Orlando". I militari, nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare, di cui otto in carcere e sei agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di 14 persone ritenute gravemente indiziati di associazione finalizzata al traffico illecito, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Per uno dei destinatari della misura è stata riconosciuta l'aggravante del metodo mafioso per aver favorito nel 2019 la latitanza di un soggetto di spicco del clan ''Orlando'', egemone nel comune di Marano di Napoli e Quarto. Dall'indagine è emersa la ricostruzione delle organizzazioni criminali deputate allo spaccio di sostanze stupefacenti nei territori di Quarto Flegreo e Napoli (quartiere Fuorigrotta). Un ''sistema'' quello messo in atto dagli indagati, reso proficuo grazie all'utilizzo di utenze dedicate, abitazioni per il deposito e la custodia della droga, addetti alla preparazione delle dosi, pali, addetti alla vendita ed alla contabilità.
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
