(ANSA) - BARI, 24 GIU - Avevano allestito in un capannone su via Bruno Buozzi a Bari un mercato abusivo di oggetti usati e organizzato una attività di gestione di rifiuti non autorizzata depositando in modo incontrollato rifiuti urbani, rifiuti speciali pericolosi e non, derivanti da attività non regolamentate e impropriamente note come "svuota cantine", oltre a realizzare vere e proprie discariche abusive. Due persone, responsabili di due diverse aziende aventi come oggetto sociale la compravendita di oggetti usati, servizi di trasloco e facchinaggio, sono state denunciate dalla Polizia locale di Bari per reati ambientali e violazioni al testo unico sull'edilizia, per aver realizzato anche 20 box in muratura e in legno adibiti a deposito di oggetti in disuso.L'indagine, denominata "Vintage" e svolta in collaborazione con i carabinieri forestali, è partita dall'osservazione di movimenti sospetti di veicoli che accedevano a siti abbandonati nella zona industriale di Bari dove depositavano materiale di demolizione e mobili, parte dei quali riversati in un macchinario, tipo frantoio macinatutto, con cumuli di truciolame disseminati nelle aree aperte. Tra i rifiuti rinvenuti nei diversi siti controllati anche pezzi di carrozzeria, scarti di giardinaggio, elettrodomestici, bidoni con residui di vernici, bombole di propano liquido, materiale tessile, pellicole di film e materassi. Tre le aree aziendali poste sotto sequestro giudiziario, su una superficie complessiva di circa 20 mila metri quadrati, compreso un intero compendio immobiliare in territorio di Modugno. Oltre ai due denunciati, sono state identificate una decina di persone per le quali sono in corso verifiche sulla regolarità del rapporto di lavoro, contributiva e sul rispetto delle norme sulla sicurezza.(ANSA).
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...