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Attività Organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Sequestro depuratore.

 Comando Regione Carabinieri Forestale Frosinone - Frosinone, 27/04/2021 16:58

Questa mattina militari del N.I.P.A.A.F. del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone, coadiuvati dalle Stazioni CC Forestale di Frosinone e Veroli, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della competente D.D.A. di Roma, avente ad oggetto il depuratore di una nota società del cassinate, nell’ambito di un procedimento penale instaurato per i reati di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies del codice penale) e di smaltimento illecito di rifiuti (art. 256, c.1 e 4, D.Lgs 152/’06). Complessivamente l’attività ha coinvolto quattro società, con sette soggetti indagati: i legali rappresentanti delle società che conferivano, trasportavano e accettavano i rifiuti, nonché i professionisti che hanno svolto le analisi dei rifiuti.
L’indagine, svolta su delega dal NIPAAF nell’arco degli anni 2017-2019, è stata piuttosto laboriosa, con numerosi sopralluoghi svolti con il supporto tecnico di un CTU (consulente tecnico d’ufficio) nominato dall’Autorità Giudiziaria, ed a personale di Arpa Lazio sezione di Frosinone. In particolare è stato accertato che la società produttrice conferiva illecitamente a società non autorizzate ingenti quantità di rifiuti costituiti da fanghi derivanti dal processo di depurazione che, in assenza di esaustiva conoscenza della loro composizione e di adeguata caratterizzazione, andavano classificati come pericolosi e che invece venivano sistematicamente classificati come non pericolosi. Le operazioni di classificazione dei rifiuti non avvenivano pertanto in conformità dei criteri e delle modalità disciplinati dalla normativa europea, così come peraltro interpretata dalla corrente giurisprudenza, bensì in base a meri pacchetti di analisi “standard” eseguite da società che gestiscono i laboratori analitici.
Tali analisi, che non venivano calibrate sullo specifico rifiuto prodotto, o sullo specifico processo
produttivo, oppure sulle specifiche sostanze trattate, risultavano nei fatti inefficaci.
 

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