Passa ai contenuti principali

2 arresti per truffa e abusivismo finanziari, proponevano investimenti in microquadri, risultati inesistenti

 Milano, 21 settembre 2021

2 arresti per truffa e abusivismo finanziari, proponevano investimenti in microquadri, risultati inesistenti

Comando Provinciale Milano

I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, coordinati dal Procuratore Aggiunto Eugenio Fusco e dal Sostituto Procuratore Carlo Scalas, hanno eseguito nel capoluogo lombardo e in Desenzano del Garda (BS) un’ordinanza di custodia cautelare, agli arresti domiciliari, nei confronti di due indagati, accusati di aver raggirato una vasta platea di soggetti ai quali proponevano investimenti in un “nuovo” strumento finanziario, risultato inesistente. In particolare, il 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Milano, che ha avviato le indagini a seguito della denuncia presentata da parte di una delle vittime, ha ricostruito un complesso e singolare sistema fraudolento consistente nella presentazione al pubblico di una nuova forma d’arte scoperta mediante l’ingrandimento digitale di porzioni di opere di Leonardo Da Vinci.

Secondo quanto prospettato dagli indagati, il celebre maestro avrebbe occultato all’interno di porzioni infinitesimali dei propri quadri, ulteriori dipinti non visibili all’occhio umano, recentemente scoperti grazie all’evoluzione tecnologica ed agli ingrandimenti operati in forma digitale. A questo punto, la proposta degli indagati era quella di attribuire la proprietà di tali opere d’arte “rivelate” all’interno di token, una sorta di valuta virtuale, trasferiti all’interno di una blockchain. Ciascun “micro-quadro”, quindi, individuato quale opera a sé stante ed agganciato ad un fantomatico contatore di valore online, per effetto della domanda che sarebbe derivata dalla diffusione della notizia al grande pubblico, avrebbe dovuto accrescere esponenzialmente il proprio valore nel giro di breve tempo.

Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle meneghine, sempre in prima linea a tutela dei cittadini da forme di investimento effettuate tramite operatori abusivi, hanno in realtà dimostrato che si trattava di una vendita piramidale, avente ad oggetto fotogrammi ritenuti pretestuosi e privi di alcun valore artistico dalla soprintendenza, con il rischio concreto che i risparmi di tutta una vita potessero volatilizzarsi in conseguenza di articolate forme di frode. A ciò si aggiunga che i proventi del reato venivano sistematicamente veicolati all’estero ed abilmente occultati tramite numerose società veicolo estere, nei confronti delle quali sono in corso ulteriori e più penetranti accertamenti. Valutata la pericolosità della condotta e l’urgenza derivante dalla perpetuazione delle condotte fraudolente, il Giudice per le indagini preliminari di Milano, Dott. Guido Salvini, ha emesso apposita ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti dei due truffatori.

Nel corso delle operazioni le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro, oltre ad alcuni “micro-quadri”, anche due tessere di riconoscimento per appartenenti alle forze di polizia, risultate contraffatte e reperti di interesse storico, frutto di altri reati. L’attività svolta conferma, ancora una volta, il ruolo della Guardia di Finanza, quale corpo di polizia economico-finanziaria del Paese, a tutela dei cittadini onesti e contro ogni forma di illecito arricchimento.

Guarda il video

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...