Passa ai contenuti principali

Sequestrati oltre 8 quintali di marijuana

 Livorno, 17 settembre 2021

Sequestrati oltre 8 quintali di marijuana

Comando Provinciale Livorno

Erano le prime ore del mattino del 29 luglio scorso quando le fiamme gialle di Livorno hanno effettuato il blitz: in Sardegna, con il rinvenimento e il sequestro di 857 chili di infiorescenze di marijuana. Perquisizioni scattate dopo l’arresto, avvenuto nel porto di Livorno, il 25 maggio 2021, di A.C., cittadino sardo, colto in flagrante dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo del Gruppo di Livorno durante il servizio di controllo del traffico passeggeri provenienti da Olbia. A.C trasportava all’interno di un’auto 20 chili di infiorescenze di marijuana con livelli di THC molto al di sopra dei limiti consentiti.

Da quell’arresto sono originate le indagini dell’operazione “Ferry Flower”, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno. Gli investigatori della GdF infatti sono riusciti a risalire a varie località della Sardegna, poi oggetto dei sopralluoghi che hanno permesso di pianificare e organizzare le successive perquisizioni disposte dalla Procura labronica. Nel frattempo, dopo l’arresto a Livorno, A.C. aveva ricevuto la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Olbia, al fine di svolgere la sua attività lavorativa. Ma le perquisizioni nelle località individuate dalle fiamme gialle livornesi, su ordine della locale Procura, hanno confermato che l’arresto del cittadino sardo sarebbe stato solo una parte, seppur rilevante, di un traffico interregionale di stupefacenti.

Il blitz di fine luglio ha riguardato più luoghi del “micro-continente” sardo, spaziando in vari territori e ha visto la partecipazione dei finanzieri dei Gruppi della GdF di Olbia e Nuoro, che hanno affiancato le fiamme gialle labroniche.

Così, in una delle località individuate, in particolare in Telti (SS), nelle campagne della Gallura, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo del Gruppo di Livorno e i colleghi sardi hanno rinvenuto, all’interno di due capannoni isolati, 857 chili di infiorescenze di marijuana nascosti all’interno di barili di plastica, buste, sacchi di cereali - anche già imballati per la vendita - nonché strumentazione idonea alla pulitura e al confezionamento delle infiorescenze.

Il luogo del blitz sarebbe emerso da una conversazione social tra A.C. e F.M., soggetto che avrebbe la materiale disponibilità dei due capannoni incriminati.

All’interno della chat erano disponibili video e foto raffiguranti gli immobili e diverse infiorescenze di marijuana nonché un bollettino postale inerente alla fornitura di energia elettrica in Telti, intestato a una società cessata nel 1987 e il cui titolare era deceduto nel 2014.

In effetti, dalle intercettazioni telefoniche sarebbe emerso come A.C. avesse la disponibilità di 8 quintali di cannabis che non riusciva a vendere. E l’indagato, nelle sue conversazioni telefoniche, avrebbe sempre fatto riferimento alla canapa sativa legale, presumibilmente al fine di “depistare” le indagini.

Una volta confermato che la percentuale di THC di questa ingente quantità di sostanza stupefacente era ben superiore ai limiti di legge, le fiamme gialle di Livorno hanno sequestrato la marijuana e tradotto al carcere di Bancali (SS) A.C. e F.M., realizzando uno dei sequestri più importanti di marijuana mai avvenuto in Sardegna.

A.C. e F.M. sono stati quindi arrestati e deferiti alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania (SS) per il prosieguo delle indagini.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...