Roma, 16 mag. - (Adnkronos) - "Le mafie hanno cambiato pelle ed esportato sempre più la propria virulenza in Italia e all'estero; sono diventate meno violente, non più autobombe, non più omicidi, ma altrettanto pericolose in termini di affarismo economico. Pericolose come tanti anni fa, non c'è lo dobbiamo mai dimenticare. Si tratta di un fenomeno ormai diventato nazionale come dimostra anche lo scioglimento di consigli comunali per infiltrazioni mafiose anche in diverse regioni del nord. Nord dove a lungo c'è stata minore attenzione al fenomeno, ma dove alcuni imprenditori hanno colpevolmente approfittato dei vantaggi". Lo ha detto Teo Luzi, comandante generale dell'Arma dei Carabinieri nel corso della giornata inaugurale dell'evento 'Sapienza contro le mafie: dalla parte della Costituzione' organizzata dall'Università in occasione del trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e di via D'Amelio. Secondo Luzi la metodologia è sempre la stessa, ovvero "la pentrazione del territorio, la corruzione, entrare nei meccanismi della politica locale per controllare il territorio e fare affari". "Le mafie - ha aggiunto- hanno straordinarie capacità economiche, la 'Ndrangheta ad esempio controlla il traffico di cocaina in tutta Europa e i cartelli colombiani le fanno credito a riprova della sua affidabilità". "La mafia - ha poi concluso Luzi - non solo mina il presente ma non lavora sicuramente nell'interesse delle future generazioni, da nessuna parte, nemmeno nel mondo ambientale dove ricordo l'attività dei rifiuti perché come dice qualcuno i rifiuti sono oro, e ovviamente le mafie se ne interessano".
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...