Roma, 10 dic. - Quarantasei chili di cocaina, per un valore sul mercato della droga di oltre un milione e mezzo di euro. Li hanno trovati e sequestrati i carabinieri in un'auto controllata alla barriera autostradale di Vipiteno. L'autista e la passeggera avevano appena passato il confine, con direzione sud. A insospettire i militari durante un primo controllo, che ha poi portato ad una ricerca più approfondita sul mezzo, le risposte vaghe dell'autista sul motivo del viaggio e i documenti che entrambe avevano con sé, di dubbia provenienza. La droga, cocaina, è stata trovata, suddivisa in trentotto grossi panetti, al di sotto del vano della ruota di scorta, in un'apposita fessura posta all'interno del bagagliaio. Entrambe sono state arrestate con l'accusa di detenzione d'ingente quantità di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Resta ora da capire a chi fosse destinato il carico, considerato la notevole quantità di droga sequestrata. Il pubblico ministero ha chiesto la convalida delle due misure precautelari e il giudice le ha convalidate disponendo che le donne rimangano in carcere sottoposte alla misura della custodia cautelare. Entrambe le donne si trovano ora nel carcere di Trento. Negli ultimi venti giorni i carabinieri della provincia di Bolzano hanno complessivamente sequestrato circa 82 chilogrammi di vari tipi di droghe. Due grossissimi sequestri a Vipiteno/Brennero e Merano e altri importanti e significativi ma minori a Bolzano, San Candido, oltre a piccole quantità per uso personale in vari luoghi della provincia.(Adnkronos)
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
