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Firenze. Arrestato dalla Polizia di Stato per rapina impropria dopo aver minacciato con coltello a serramanico un cliente ed un addetto alla sicurezza di un supermercato

 

Arrestato dalla Polizia di Stato per rapina impropria dopo aver minacciato con coltello a serramanico un cliente ed un addetto alla sicurezza di un supermercato

Nel tardo pomeriggio di ieri sarebbe stato sorpreso all’uscita di un supermercato in via Pisana con oltre 150 euro di merce non pagata, tra la quale diversi alcolici.

Protagonista della vicenda un cittadino nigeriano di 38 anni che non avrebbe però reagito bene alla cosa: inseguito in strada dalla guardia giurata, all’inizio l’avrebbe spintonata per cercare di allontanarsi con il “bottino”, poi dopo che un passante si sarebbe avvicinato per dare manforte al vigilantes, avrebbe estratto un coltello a serramanico di circa 20 centimetri per poi allontanarsi.

La Polizia di Stato è subito intervenuta e ha rintracciato, a circa 150 metri dal supermercato, un uomo che corrispondeva alle descrizioni fornite dalle vittime dell’aggressione; quest’ultimo, alla vista della volante, avrebbe cercato riparo dietro ad un’auto in sosta.

Ma appena gli agenti si sono avvicinati per il controllo, il sospetto ha tirato (nuovamente) fuori il coltello con manico rosso.

Data la situazione i poliziotti hanno estratto il “taser” in dotazione alle forze di polizia e, senza premere il dito sul grilletto, con la loro determinazione sono riusciti a convincere l’uomo a gettare a terra l’oggetto atto ad offendere e ad arrendersi.

Il coltello è stato naturalmente sequestrato, mentre la busta con quanto precedentemente trafugato è stata ritrovata nei pressi dell’esercizio commerciale, verosimilmente abbandonata nella prima fase dell’episodio.

Il cittadino nigeriano è quindi finito in manette e subito dopo a Sollicciano, con l’accusa di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.

Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la persona arrestata è comunque assistita da una presunzione di innocenza.

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