Passa ai contenuti principali

Detenzione illegale di avorio: maxisequestro dei Carabinieri Forestali del Nucleo CITES

 


Comando Carabinieri per la Tutela Forestale Vicenza - Vicenza, 17/05/2024 09:47

I Carabinieri del Nucleo CITES di Vicenza hanno sottoposto a sequestro 80 oggetti in avorio di elefante africano (Loxodonta africana) di presunta provenienza cinese, per un peso complessivo di circa 170 kg, detenuti illegalmente all’interno di un’abitazione privata in provincia di Vicenza da un soggetto di nazionalità cinese. Il sequestro, collegato ad un’attività di indagine di natura fiscale della Guardia di Finanza di Senigallia (AN), è stato delegato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza alla quale il Nucleo CITES del capoluogo vicentino aveva denunciato il soggetto cinese per la violazione dell’art. 1 comma 1 lettere a) ed f) della Legge n. 150/1992 contestando l’importazione e la detenzione senza la prescritta documentazione di manufatti in avorio di esemplari appartenenti alle specie elencate nell’allegato A del Regolamento (CE) n. 338/97.Unitamente a reperti di elevato valore artistico-culturale, tra i quali figurano zanne incise con figure orientali, una katana, intagli raffiguranti animali e natura morta, sono state rinvenute due zanne grezze di elefante africano (Loxodonta africana) e un corno di rinoceronte nero (Diceros bicornis), entrambi in Allegato A del Regolamento CE n. 338/97 relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio, regolamento che ha recepito a livello europeo la Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle Specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES - Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) a cui hanno aderito 183 Paesi.

La caccia di frodo agli elefanti e il traffico di avorio, trainati dalle richieste del mercato nero asiatico, si attestano ancora su livelli pericolosamente elevati, come monitorato dal programma CITES MIKE (Monitoring the Illegal Killing of Elephants) che censisce la quota di abbattimenti illegali di elefanti (PIKE, Proportion of Illegally Killed Elephants). È per questo motivo che l’Unione Europea applica una normativa molto stringente in questo ambito e nel dicembre del 2021 ha ulteriormente inasprito le proprie norme sul commercio di avorio. Tra le innovazioni più significative, sono stati vietati gli scambi all’interno dell’UE, l’esportazione e l’importazione per fini commerciali, sia di avorio grezzo che di prodotti lavorati contenenti avorio. Nonostante la messa al bando internazionale del commercio di avorio, le popolazioni di elefanti selvatici nei loro habitat naturali continuano ad essere minacciate da uccisioni illegali e il loro prodotto è spesso venduto illegalmente sul mercato nero, come indicato nell’ultimo World Wildlife Crime Report (relazione sui reati commessi a livello internazionale contro le specie selvatiche) del 2020. Secondo una relazione dell’ETIS (Elephant Trade Information System, sistema di informazioni sul commercio di elefanti), solo nel periodo compreso tra il 2012 e il 2017 in tutto il mondo nell’ambito di circa 8000 sequestri sono state più di 250 le tonnellate di avorio di elefante

sequestrate. Gli uffici dei Carabinieri Forestali dei Nuclei CITES sono gli unici autorizzati nel nostro Paese al rilascio delle certificazioni per la riesportazione ed il commercio delle specie tutelate dalla Convenzione di Washington (CITES).

I Nuclei CITES specializzati dell’Arma dei Carabinieri, sono deputati a contrastare il traffico di specie protette sul territorio nazionale, attraverso il costante controllo del territorio nei normali servizi d’istituto e durante apposite campagne operative di controllo emanate dal Raggruppamento CITES e finalizzate al controllo del commercio di parti e prodotti derivati da specie oggetto di tutela.

Post popolari in questo blog

Truffa del "Finto Medico": con la scusa di una visita di controllo raggirano anziana

  Comando Provinciale di  Reggio Emilia   -   Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...

Furti di metalli nella valle Telesina

  Comando Provinciale di  Benevento   -   Telese Terme (BN) , 09/12/2025 16:12 A San Lorenzo Maggiore, un quarantunenne di Telese Terme, gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura materiale ferroso dal peso complessivo di circa 400 kg, appena asportati da un cantiere edile. L’autore, bloccato dai militari, veniva condotto in Caserma, dove, al termine di tutte le formalità di rito, veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. Ad Amorosi, sulla SS Fondovalle Isclero, un quarantanovenne proveniente dalla provincia di Benevento, e già gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura due matasse di cavi di r...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...