I poliziotti della Divisione anticrimine della questura di Milano, hanno eseguito un sequestro di prevenzione antimafia, di tutti i beni mobili ed immobili dal valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro riconducibili a un cittadino straniero di 37 anni, attualmente detenuto a Piacenza.
L’indagine trae origine dall’attività di monitoraggio di un’anomala presentazione di numerose richieste di ospitalità effettuate dall’indagato o dalla moglie di 35 anni a favore di numerosi suoi connazionali.
Nello specifico nel periodo compreso tra il 30 giugno 2020 e l’8 agosto 2023, sono state presentate 60 dichiarazioni di ospitalità e 7 iscrizioni anagrafiche di residenza fittizie a favore di altrettanti cittadini stranieri, ricavando, da tale stratagemma, una cifra superiore ai 100mila euro.
Per ogni dichiarazione di ospitalità si facevano pagare circa 800 euro mentre per un’iscrizione anagrafica di residenza, richiedevano fino a 1.000 euro.
I successivi accertamenti hanno portato alla ricostruzione del patrimonio economico riconducibile alla coppia: è emerso come l’uomo avesse effettuato diversi acquisti d’immobili nella zona di Pioltello e in alcuni comuni della provincia di Sondrio, suddivisi in 15 immobili e 5 terreni, tutti effettuati senza una solida base economica, intestati alla moglie e ad altri prestanome.
Gli elementi acquisiti hanno consentito alla Squadra mobile di Milano di indagare per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, intestazione fittizia di beni ed autoriciclaggio, con altri sette connazionali che avendo fonti di reddito assai esigue, hanno trovato nella commissione di tali attività illecite la principale fonte di sostentamento.
Le indagini hanno anche evidenziato le attività dell’organizzazione volte a far ottenere, ai destinatari delle succitate dichiarazioni, validi titoli di soggiorno.
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