Passa ai contenuti principali

Sequestrati oltre 2 chilogrammi di hashish e 160 mila euro in contanti a Bolzano - Arrestato un responsabile

 


Continua senza sosta l'attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ed agli illeciti economico-finanziari da parte della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bolzano.


Nella giornata di ieri, in due distinte operazioni, le Fiamme Gialle altoatesine hanno rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di hashish ed intercettato, alla barriera del Brennero, un trasporto illecito di valuta contante di vario taglio, per 160 mila euro.


Il primo degli interventi, condotto dagli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria, si è svolto nel tardo pomeriggio, nella città di Bolzano, quando i finanzieri hanno controllato un cittadino straniero, già noto alle Forze dell’ordine e senza fissa dimora, che trasportava un voluminoso zaino, al cui interno sono stati rinvenuti 4 involucri, ciascuno dei quali conteneva 5 pani di hashish, per un peso complessivo di 2 chili e 200 grammi di droga.


Particolarmente singolare la modalità di trasporto dello stupefacente scelta dall’uomo che, per movimentare tale quantitativo di droga, aveva scelto di servirsi dei mezzi del trasporto pubblico locale.


I due finanzieri, entrambi in borghese, infatti, avevano preso un bus di città, il numero 5, per far rientro a casa dopo la giornata di lavoro, quando hanno notato un passeggero che, in modo del tutto inusuale, salito a bordo del mezzo, aveva preso posto a sedere senza liberarsi dallo zaino, che portava in spalla.


Tale circostanza e l’atteggiamento circospetto dell’uomo, che continuava a guardarsi attorno con fare agitato, ha insospettito i militari, che hanno deciso di qualificarsi e di procedere alla sua identificazione, accertando che sullo stesso gravavano precedenti per stupefacenti.


Il controllo sul bagaglio ne ha rivelato il contenuto, come detto, costituito da ben 20 pani di hashish, confezionati in modo da eludere il controllo di eventuali cani antidroga. Ogni panetto era, infatti, stato inserito in un palloncino di gomma ben chiuso ed ogni singolo palloncino era stato impregnato di dentifricio alla menta, evidentemente per confondere il fiuto dei finanzieri a quattro zampe. Nelle scarpe, poi, il soggetto controllato aveva nascosto due palline termo saldate, contenenti un grammo e mezzo di cocaina.


Lo straniero è stato, quindi, tratto in arresto ed accompagnato presso la locale casa circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Della seconda operazione, avvenuta nei pressi della barriera di Vipiteno, sono stati protagonisti i finanzieri della Compagnia di Bressanone e Jumpa, un esemplare di pastore tedesco in forza al Gruppo Bolzano, addestrato proprio al fine di scovare denaro occultato all’interno di doppi fondi.


In serata, nell’ambito di un dispositivo di controllo economico per il contrasto dei traffici illeciti in ingresso sul territorio nazionale, la pattuglia ha intimato l’alt ad un furgone, condotto da uno straniero, regolarmente residente in provincia di Mantova, per verificare la regolarità di eventuali trasporti di merce.


Il controllo del mezzo da parte del cash dog ha rivelato l’esistenza di un’intercapedine, ricavata nella scocca del furgone, all’interno della quale il suo conduttore ha rinvenuto 13 buste da lettera e 2 pacchetti di carta, che contenevano l’ingente somma di denaro, in banconote di vario taglio.


Le giustificazioni dell’uomo, che faceva ritorno dalla Germania dove, a suo dire, si era recato per vendere dei manicaretti tipici della sua terra d’origine, non sono servite ad evitargli il sequestro del denaro e la denuncia all’Autorità Giudiziaria: ha, infatti, sostenuto di essere all’oscuro della presenza delle banconote, arrivando ad ipotizzare che probabilmente qualche “malintenzionato” le aveva nascoste all’interno del furgone, a sua insaputa, mentre riposava all’interno di un’area di sosta in Tirolo.


Per entrambi gli indagati vale la presunzione di innocenza fino all’emissione della sentenza o di eventuale decreto penale di condanna.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la quale s

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di