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Spaccio su Telegram: 12 misure cautelari

 


Comando Provinciale di Potenza - Potenza, 31/01/2025 11:35

Nella mattinata odierna, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Potenza, i Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, supportati dai Carabinieri dei Comandi Provinciali competenti per territorio, hanno dato esecuzione a Potenza, Avigliano (PZ), Montescaglioso (MT), Bologna, Cologno Monzese (MI), Roma e Siena, ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Potenza, su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 12 persone, quasi tutte di Potenza ed Avigliano, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e concorso in rapina aggravata. L’indagine, svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Potenza, trae origine da una rapina consumata a Potenza l’il agosto 2023 ai danni di un 30enne della provincia di Taranto risultato poi essere un corriere di sostanze stupefacenti. In particolare, quella sera personale della Compagnia Carabinieri di Potenza interveniva fra Via Baracca e Via Toti di Potenza dove alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di un soggetto con i polsi legati e con evidenti segni di percosse sul volto, che vagava per le vie circostanti in cerca di aiuto. Giunti sul posto, i Carabinieri constatavano la presenza di un giovane di Manduria (TA), con i polsi legati ed evidenti segni di percosse anche sul volto, che forniva ai militari dell’Arma evasive spiegazioni sulle motivazioni che lo avevano portato a Potenza, nonché sul movente di quella che appariva un’evidente aggressione. A pochi metri dal luogo veniva rinvenuta la sua auto, che si presentava completamente rovistata, con alcuni pneumatici forati e tracce di sangue nell’abitacolo. A seguito di un’accurata perquisizione, i Carabinieri scoprivano, nascosti nel doppio fondo ricavato nel vano porta oggetti, oltre 300 gr. di hashish.


Nello specifico, lo stupefacente era suddiviso in tre involucri, ognuno dei quali riportava un importo e una località precisa, per cui era logico ipotizzare che lo stesso dovesse essere consegnato dal soggetto nei luoghi indicati con la contestuale riscossione dei relativi importi.


Durante le fasi dell’arresto, il soggetto decideva di fornire alcuni chiarimenti ai Carabinieri dichiarando di essere un corriere di stupefacenti e che si trovava a Potenza per effettuare una consegna. Giunto nel posto concordato, riceveva la richiesta dall’ acquirente di spostarsi in un luogo più isolato al fine di concretizzare la consegna. Qui veniva aggredito e percosso da altri tre ragazzi con volto travisato e armati di una pistola (di cui veniva rinvenuto e posto sotto sequestro il relativo caricatore), i quali, dopo averlo aggredito e immobilizzato, lo rapinavano di una parte della sostanza stupefacente che trasportava per un valore di circa 8.500 Euro. Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale dedito allo spaccio di diverse tipologie di sostanze stupefacenti, operante ad Avigliano e nel capoluogo lucano. Si aveva modo di ricostruire l'esatta dinamica della rapina perpetrata l'11 agosto 2023 nonché individuare i materiali esecutori del delitto ed il relativo movente, riconducibile alla necessità - in capo ai promotori della organizzazione criminale indagata - di approvvigionarsi di sostanza stupefacente. Di particolare interesse investigativo, oltre alle singole condotte legate allo spaccio di stupefacenti e alle dinamiche associative, appaiono le modalità con le quali i soggetti dell'organizzazione si approvvigionavano di stupefacente: infatti veniva appurata l'esistenza di alcuni gruppi telegram attraverso i quali era possibile acquistare qualsivoglia tipologia di sostanza psicotropa. Il quantitativo così concordato, attraverso l'utilizzo di corrieri dedicati, veniva consegnato in luoghi prestabiliti sempre attraverso accordi intercorsi tramite la citata piattaforma di messaggistica. Inoltre, i soggetti gestori dei canali sopra menzionati utilizzavano diverse metodologie per "autenticare" gli utenti che richiedevano lo stupefacente, adottando misure di sicurezza a cautela come l'invio di foto e video ritraenti gli acquirenti con i relativi documenti, nonché la condivisione dei propri profili social come Instagram e Facebook Il prosieguo delle indagini ha consentito di accertare che il gruppo criminale si riforniva in modo stabile e continuativo attraverso un contatto telegram riconducibile a soggetti operanti in provincia di Bari. Nello specifico, i gestori del predetto canale hanno approvvigionato la consorteria criminale attenzionata, oltre che di hashish e cocaina, anche della cd. "cocaina rosa", conosciuta come "tusi" (pronuncia in inglese della denominazione scientifica "2C-B"). A dimostrazione dell'operatività criminale del gruppo sono stati effettuati diversi riscontri nell'ambito del presente procedimento penale, procedendo:


* all'arresto di 3 persone per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti;


* alla segnalazione di 2 giovani per uso personale ai fini non terapeutici di stupefacenti;


* al sequestro di 100 grammi hashish e di 15 di cocaina.


Infine, a corroborare le indagini relativamente all'operatività dei delivery legati al citato gruppo telegram, si aggiungono ulteriori due arresti in flagranza (effettuati in altri contesti operativi per la stessa tipologia di reato), fra cui la vittima della rapina dell'11 agosto 2023 (che non risulta fra le persone destinatarie della presente misura), con il sequestro di 10 chili di hashish e 110 grammi di cocaina.

Gli indagati, nei confronti dei quali vige la presunzione di innocenza sino all'eventuale sentenza definitiva di condanna, si trovano tutti a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Gli accertamenti investigativi sono stati sviluppati nella fase delle indagini preliminari, in attesa di essere sottoposti al vaglio giurisdizionale durante il processo, nel contraddittorio con la difesa.

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