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LA POLIZIA DI STATO RINTRACCIA ED ARRESTA 73ENNE, CONDANNATO A 5 ANNI E 9 MESI, PER AVER PARTECIPATO AD UN SISTEMA DI SOCIETA’ FITTIZIE COSTITUITE PER FRODARE LO STATO PER UN AMMONTARE DI 58 MILIONI DI EURO.

 

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Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino italiano 73enne, originario del palermitano e residente a Monza, condannato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo per aver partecipato ad un sistema si società costituite per frodare lo Stato per un ammontare di 58 milioni di euro, attraverso le c.d. frodi carosello.

L’uomo legale rappresentante di una società fittizia, con sede legale a Roma, consentiva a terzi l’evasione delle imposte sui redditi e sull’IVA, emettendo a favore di un’altra società con sede legale nella provincia di Bergamo fatture relative ad operazioni commerciali inesistenti, che le consentivano di richiedere consistenti somme a rimborso IVA. Circostanza che ha sollecitato gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate di Bergamo e dell’Agenzia delle Dogane di Milano, le quali hanno riscontrato un articolato sistema di frode IVA a livello comunitario, che coinvolgevano altre società con sede in altri paesi comunitari. L’uomo, infatti, era rappresentante legale di altre 7 società fittizie ed i soldi giungevano su conti presenti in diverse regioni italiane e su un conto corrente facente parte di un gruppo ucraino, con una sola sede in Italia, poi chiuso dalla Banca d’Italia per la violazione della normativa antiriciclaggio. Le società costituite, di fatto prive di patrimonio e di sede operative, non avevano in organico personale e non svolgevano alcuna effettiva attività, meccanismo tale che evitava che le società in questione potessero essere “aggredite” dal Fisco.

L’uomo già durante la fase degli accertamenti e successive indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, si era reso irreperibile presso la sua residenza monzese e sembrava che si fosse da tempo trasferito in Sud America senza fare più rientro in Italia.

I poliziotti della squadra mobile brianzola, ricevuto l’ordine di esecuzione del cumulo delle pene di tre sentenze di condanna emesse dalle autorità giudiziarie di Milano, Monza e Bergamo, dopo numerosi servizi di appostamento, la scorsa settimana hanno registrato movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione della ex moglie.

A quel punto, l’accesso presso l’abitazione della donna, avvenuto alle prime ore di venerdì 17 gennaio, ha consentito di rintracciare e trarre in arresto il soggetto, colto alla sprovvista.

Al termine degli adempimenti di rito, lo stesso è stato portato presso la casa circondariale di Monza, dove dovrà scontare la pena a 5 anni e 9 mesi di reclusione.


29/01/2025

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