LA POLIZIA DI STATO EFFETTUA CONTROLLI ANTIDROGA ALL’ARCELLA. ARRESTATI TRE RAGAZZI PER SPACCIO DI DROGA, SEQUESTRATA COCAINA, HASHISH E MARIJUANA

Nell’ambito dei dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio effettuati dalle pattuglie della Polizia di Stato di Padova, servizi volti al contrasto della criminalità diffusa e dello spaccio di sostanze stupefacenti in città, gli agenti della Squadra Mobile della Questura hanno arrestato nella serata di martedì 28 gennaio, a seguito di tre distinte operazioni di polizia, in zona Arcella, tre cittadini italiani per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il primo arresto ha riguardato un ragazzo 18enne, residente a Padova, incensurato. Gli agenti lo hanno visto in bicicletta percorrere via Lombardo a forte velocità, guardandosi continuamente attorno come se temesse di essere seguito. Dopo averlo pedinato per qualche centinaio di metri, alla prima occasione utile, è scattato il controllo e la perquisizione, che ha permesso di rinvenire nella tasca interna del giubbotto una busta in nylon trasparente contenente ben 25 bustine di cocaina in pietra ancora da dividere prima di essere spacciate. Il giovane, che ha opposto resistenza durante tutta la fase del controllo, non ha voluto dare alcuna spiegazione in merito ed è stato accompagnato in Questura per l’identificazione. Dopo averlo generalizzato, presso il laboratorio della Polizia Scientifica è stato effettuato l’esame preliminare narco test che ha dato esito positivo al reagentario per la “cocaina” e, sussistendo la flagranza del reato di illecita detenzione di sostanza stupefacente, il giovane padovano è stato arrestato e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Padova, e collocato agli arresti domiciliari.
Nella giornata di giovedì 30 gennaio, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e disposta la misura restrittiva degli arresti domiciliari.
Le indagini della Squadra Mobile proseguono a ritroso al fine di individuare il canale di rifornimento della cocaina, trattandosi di un cospicuo quantitativo di stupefacente detenuto dal giovane incensurato, cocaina che, una volta confezionata in dosi, sarebbe stata venduta al singolo acquirente ad un prezzo di 80 – 100 euro al grammo.
Nella medesima serata, non molto distante da via Lombardo, i poliziotti hanno fermato un 23enne giovane italiano di origini tunisine.
Il ragazzo accortosi dei poliziotti che stavano effettuando il primo arresto, ha tentato di cambiare strada e si è messo a correre per non essere a sua volta fermato. Inseguito a piedi, pochi metri prima di essere raggiunto ha gettato a terra un panetto di hashish di circa 50 grammi, un paio di dosi di cocaina e una di marijuana. Subito dopo il controllo è stato accompagnato in Questura per l’identificazione che ha permesso di accertare a suo carico numerosi precedenti per spaccio di droga. Solo negli ultimi 2 anni è stato arrestato due volte per detenzione ai fini di spaccio di hashish e indagato due volte per cessione di cocaina. A seguito degli accertamenti è stato dunque arrestato e trattenuto in attesa della convalida dell’arresto a seguito del quale gli è stato applicato il Divieto di Dimora nella Regione Veneto e del successivo processo per direttissima.
Un terzo arresto è stato portato a termine dagli agenti della Squadra Mobile, sempre nel corso dei controlli in zona Arcella, dove un 22enne italiano, di origini rumene, incensurato, è stato visto uscire dal portone del suo palazzo e nascondere qualcosa all’interno dello sportello del vano contatori. Gli agenti hanno subito appurato che si trattava di 5 panetti di hashish, poco più di 250 grammi, mentre a casa del giovane i poliziotti hanno rinvenuto, nella sua camera da letto, tre coltelli intrisi di hashish oltre a materiale da confezionamento vario, uguale a quello con cui era confezionata la sostanza rinvenuta in cortile. Anche lui dopo l’accompagnamento in Questura e l’identificazione è stato arrestato e collocato agli arresti domiciliari la cui udienza si è celebrata nella mattinata di giovedì 30 gennaio, all’esito della quale il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare della detenzione domiciliare.