Passa ai contenuti principali

Operazione antidroga nella Capitale, 18 misure cautelari


 Comando Provinciale di Roma - Roma, 27/03/2025 08:28

I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, ad esito di un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma - Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Roma nei confronti di 18 persone, di cui 8, associate in carcere, gravemente indiziate di essere i promotori e membri di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga mentre le altre 10 sono state sottoposte alla misura degli arresti domiciliari e dell’obbligo di presentazione in caserma poiché gravemente indiziate di plurime condotte di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.

Le indagini, condotte dai Carabinieri dal Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro per circa sei mesi ad inizio 2023, sono state avviate dal monitoraggio dei canali di approvvigionamento di un noto pusher dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area della movida di Piazza Navona e Piazza del Fico ed hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine all’esistenza di una struttura criminale di tipo associativo con base logistica nel quartiere San Basilio, dedita alla stabile gestione dello spaccio di stupefacenti - prevalentemente cocaina e crack - nel quadrante nord-est della Capitale, con propaggini appunto fino al centro storico.

La manovra investigativa ha consentito non solo di ipotizzare la struttura piramidale dell’organizzazione, con a capo Alessio Capogna, parente di storici personaggi del narcotraffico capitolino, nonché la suddivisione interna dei ruoli ma anche e soprattutto lo schema operativo prescelto. Le indagini hanno infatti evidenziato la predilezione del sodalizio criminale per il “modello itinerante” di piazza di spaccio, a discapito del classico sistema statico, nel quale le cessioni avvenivano principalmente attraverso un “delivery service”, a domicilio ovvero in punti d’incontro fissi, previa ordinazione tramite un “centralino” disponibile 24 ore su 24. Le trattative avvenivano, infatti, principalmente sulle più note applicazioni di messaggistica con la possibilità di ordinare i quantitativi desiderati secondo formule spesso tutt’altro che criptiche “cotta” per indicare il crack invece “cruda” per indicare la cocaina; mentre la parola “grande” indicava la dose da 0,5 grammi e “piccolo” quella da 0,2 grammi nonché di aderire a promozioni o scontistiche “lampo” pubblicizzate all’occorrenza sui vari canali di comunicazione. 

I ruoli all’interno dell’associazione erano ben delineati ed il controllo della filiera dello spaccio era particolarmente rigido: dalla gestione della contabilità all’individuazione di idonei luoghi ove custodire la droga, preferibilmente lontani dal quartiere, spesso interessato da interventi delle forze dell’ordine, dai turni di lavoro al centralino alla “ricarica” dei pusher c.d. “galoppino” che in auto o in scooter effettuava le consegnedalla ricerca di nuova manovalanza all’irrogazione di sanzioni.

In particolare, in caso di arresto di uno dei sodali, cui veniva comunque assicurata assistenza legale, l’associazione era solita aprire dei “casting” online con l’invio di “annunci di lavoro” sulle citate piattaforme di messaggistica “cercasi autista/galoppino”, comprensivi di turni di servizio cui seguivano numerose adesioni tenuto conto della remunerazione prospettata (un singolo pusher arrivava a guadagnare 150/300 euro al giorno) e dei margini di crescita all’interno dell’organizzazione.

Il sodalizio si reggeva inoltre su regole ferree che prevedevano la punizione di galoppini, centralinisti e sodali con tagli di “salario”, per quelli anche solo sospettati di infedeltà, oppure con la definitiva estromissione di quelli ritenuti non abbastanza “produttivi”, non priva di gravi minacce di punizioni fisiche facendo leva sulla forza intimidatrice derivante dalla caratura criminale del suo leader.

La piazza, che raggiungeva un volume di affari di 5000 € al giorno, è stata aggredita nel corso delle indagini con numerosi arresti in flagranza ed il sequestro di circa mezzo chilo di stupefacente (crack e cocaina) e di denaro contante ritenuto provento dell’attività illecita.

Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono ritenersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

VASTA OPERAZIONE DELLA DIA A CONTRASTO DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA: IN CORSO L’ESECUZIONE DI DECINE DI MISURE CAUTELARI E SEQUESTRI PER OLTRE 130 MILIONI DI EURO, IMPIEGATI OLTRE 500 OPERATORI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE

VASTA OPERAZIONE DELLA DIA A CONTRASTO DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA: IN CORSO L’ESECUZIONE DI DECINE DI MISURE CAUTELARI E SEQUESTRI PER OLTRE 130 MILIONI DI EURO, IMPIEGATI OLTRE 500 OPERATORI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è in corso una vasta operazione della Direzione Investigativa Antimafia su tutto il territorio nazionale con il coinvolgimento di oltre 500 operatori, per dare esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone misure cautelari nei confronti di 18 persone, ritenute gravemente indiziate di far parte di due associazioni, con l’aggravante mafiosa,  radicate in Roma e finalizzate alla consumazione di estorsioni, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche di proventi illeciti; reati aggravati dall’aver agevolato i clan di camor...