Passa ai contenuti principali

SEQUESTRO DIA BARI

DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA Centro Operativo Bari COMUNICATO STAMPA LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA DI BARI SEQUESTRA BENI PER OLTRE 700.000 EURO AD UN PREGIUDICATO ANDRIESE Beni ed immobili, ivi compresi gli arredi, per un valore di oltre 700.000 euro sono stati sequestrati dal personale della Direzione Investigativa Antimafia di Bari al pregiudicato andriese, Fasciano Giovanni di 66 anni, tratto in arresto, insieme al figlio Leonardo, nel marzo dello scorso anno, nell’ambito dell’operazione denominata “Bate”, relativa ad un traffico internazionale di stupefacenti, condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, attualmente detenuto presso il carcere di Bari. Fasciano Giovanni, come risulta dagli atti di indagine, rivestiva il ruolo di organizzatore e finanziatore, insieme ad altri, dell’illecito traffico, che prevedeva il trasporto dal Nicaragua all’Italia di enormi quantitativi di stupefacente, anche tramite l’occultamento dello stesso in pietre trasportate in container. Il provvedimento di sequestro è stato emesso in base alla normativa antimafia dal Tribunale di Trani, Sezione per le Misure di Prevenzione, ed ha interessato l’impresa edile di famiglia, tre appartamenti ed altrettanti box auto, due terreni, di cui uno edificabile, ubicati nei comuni di Trani ed Andria. Da una analisi approfondita del patrimonio dell’intero nucleo familiare del pregiudicato, la DIA di Bari ha accertato che FASCIANO Giovanni, a fronte di una situazione reddituale che, sovente, non avrebbe consentito neanche la sopravvivenza dello stesso nucleo, nel corso degli anni aveva effettuato numerosi acquisti e vendite immobiliari, sostenendo anche mutui di 1.200 euro al mese realizzando, così, un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi percepiti e/o all’attività economica esercitata. Dagli accertamenti patrimoniali è infatti emerso, ad esempio, che il pregiudicato nel triennio 2008-2010 ha dichiarato 900 euro l’anno, nel 2012 un reddito pari a 0, mentre negli anni precedenti ha dichiarato una media pari a circa 14.000 euro l’anno. L’emissione del provvedimento di sequestro, eseguito dagli uomini della D.I.A. con l’ausilio di personale appartenente all’Arma dei carabinieri di Andria, ha costituito l’epilogo della minuziosa attività di indagini patrimoniali svolta con l’utilizzo del potere di proposta in capo al Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, previsto dal Codice Antimafia che consente di contrastare gli illeciti arricchimenti non soltanto dei soggetti appartenenti alle organizzazioni mafiose ma anche di coloro abitualmente dediti alla commissione di reati con i cui proventi vivono in tutto o in parte, come in questa indagine, anche al fine di restituire i beni alla società civile. Bari, 12 febbraio 2015

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...