Passa ai contenuti principali

Operazione malaffare: traffico illecito di rifiuti. Tre arresti.


Comando Regione Carabinieri Forestale Frosinone - Frosinone, 12/06/2019 12:32
Nell’odierna mattinata i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e
Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone hanno eseguito una ordinanza di applicazione di misure cautelari, consistenti in una custodia cautelare in carcere e due arresti domiciliari, emanata dal GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di 2 amministratori della società TAC ECOLOGICA di Veroli e di un loro collaboratore, per il reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. I militari hanno altresì eseguito il sequestro preventivo della società, di quote della stessa, nonché il sequestro del centro di trasferenza sito in Piglio e gestito dalla TAC ECOLOGICA. Infine sono state perquisite le abitazioni di tecnici dei comuni di Piglio, Sgurgola, Collepardo, Filettino, Fumone, Cave e Roiate, che hanno conferito i rifiuti presso detto centro di trasferenza, tutti indagati per gestione illecita di rifiuti. In carcere è finito C. A., mentre agli arresti domiciliari C. S., sorella di C. A., e P. F.. I fatti contestati risalgono al 2016 – 2018.
La TAC ECOLOGICA, che gestisce un impianto di trasferenza e il servizio di raccolta rifiuti urbani presso diversi Comuni, operava in totale difformità rispetto a quanto autorizzato. In particolare nell’impianto principale e nei vari siti comunali gestiti dalla predetta Società sono state rilevate ripetute violazioni:
a) sulla tipologia di rifiuti in entrata e per i quali la Società era priva di autorizzazione;
b) relative alla gestione dei quantitativi di rifiuti in totale difformità rispetto alle prescrizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione, con superamento dei limiti giornalieri consentiti, e con obblighi mai adempiuti;
c) relative alla gestione in totale difformità rispetto alle procedure di recupero e smaltimento per le quali la Società era stata autorizzata;
d) sulla miscelazione di rifiuti non miscelabili (rifiuti speciali ed urbani);
e) sul mancato rispetto delle prescrizioni a tutela dell’ambiente (percolato non raccolto, ecc…);
f) sulla normativa in materia di emissioni in atmosfera.
Attraverso attività tecniche, ed in particolare con intercettazioni telefoniche ed ambientali, è stato accertato come l’intera attività della società era improntata alla violazione della normativa ambientale, ed i rappresentanti della stessa più volte hanno cercato di evitare i controlli della P.G. operante. Un apporto determinante alle attività ritenute illecite è stato fornito dai funzionari comunali, che hanno consentito lo smaltimento dei rifiuti urbani dei Comuni nei quali la società effettuava la raccolta, in violazione delle prescrizioni autorizzative e per operazioni non ricomprese nell’ambito autorizzativo dell’impianto. Lo stesso centro di trasferenza nel Comune di Piglio, gestito dalla TAC ECOLOGICA, presentava numerose criticità, tali da configurare un pericolo reale e concreto per l’ambiente. Per tali motivi non solo il centro di trasferenza ma anche l’intera società amministrata dal C. A. sono stati posti sotto sequestro.
Per evitare disagi nella raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani dei Comuni, la TAC ECOLOGICA è stata affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal GIP di Roma, che ne curerà l’ordinaria amministrazione, consentendo la continuità dell’attività nel rispetto della normativa ambientale.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.