Passa ai contenuti principali

Operazione Balboa - Disarticolata associazione per delinquere dedita al traffico internazionale di cocaina

Reggio Calabria, 18 giugno 2019
Operazione Balboa - Disarticolata associazione per delinquere dedita al traffico internazionale di cocaina

Comando Provinciale Reggio Calabria

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza – con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Capo Giovanni Bombardieri – stanno dando esecuzione nelle province di Roma, Reggio Calabria e Sassari ad una Ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti dei sodali di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina operante sotto l’egida della cosca di ‘ndrangheta “B.” di Rosarno.
Il provvedimento giudiziario dispone l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di O. U. E. cl. ’87, P.D. cl. ’55, G. A. cl.’81, P. A. cl. ’85 e L..A. cl. ’78.
Gli stessi sono ritenuti responsabili – a vario titolo – dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti (cui agli artt. 73 e 74 D.P.R. 309/90), per essersi associati tra loro in un gruppo criminale articolato su più livelli, comprensivo di squadre di operatori portuali infedeli, allo scopo di commettere più delitti, concretizzatisi nel reperire ed acquistare all’estero, importare, trasportare in Italia attraverso navi in arrivo al porto di Gioia Tauro ed in altri porti nazionali, nonché commercializzare ingenti quantitativi di stupefacente del tipo cocaina, con l’aggravante della transnazionalità (ex art. 4 L. 146/2006) e dell’aver commesso i fatti al fine di agevolare (ex art. 7 L. 203/91, ora art. 416 bis 1 c.p.) l’attività della cosca di ‘ndrangheta “Bellocco” operante in Rosarno, zone limitrofe, altre zone d’Italia e all’estero.
L’operazione di polizia, convenzionalmente denominata “Balboa”, rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa svolta dalla Sezione G.O.A. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria, che ha permesso di accertare l’esistenza di un gruppo criminale capeggiato da O. U. E., dominus alla continua ricerca di cocaina da far giungere nel porto di Gioia Tauro dal Sud America e dal Nord Europa (Belgio, Brasile, Argentina, Ecuador e Perù) e legato da stretto vincolo parentale a B. U. cl. ‘37, entrambi ritenuti partecipi – il B. con ruolo di vertice – dell’omonima cosca.
Nel dettaglio, secondo i ruoli accertati nel corso delle articolate investigazioni, oltre al già citato O., emergevano le figure di G. A., vero e proprio broker internazionale in contatto con i narcos produttori esteri della sostanza stupefacente, di L. A. e P. A., impegnati a coadiuvare l’O. e il G. nell’organizzazione delle illecite forniture, nonché di P. D., uomo di fiducia, che si occupava anch’egli dell’acquisto e dell’importazione della droga.
Giunta in Italia, al porto di Gioia Tauro (RC), la cocaina – occultata con modalità cd. “rip on” all’interno dei container in borsoni pronti ad essere prelevati – veniva esfiltrata da operatori portuali infedeli, incaricati dall’O. di recuperare lo stupefacente e di portarlo al di fuori del sedime portuale gioiese.
Al riguardo, nell’ambito dello stesso procedimento penale, sono stati complessivamente sottoposti a sequestro 527 panetti di cocaina purissima, per un peso complessivo di 598,520 kg, nonché sono state ricostruite plurime ulteriori importazioni di stupefacente per complessivi 312 Kg di cocaina.
I soggetti destinatari degli odierni provvedimenti restrittivi hanno inoltre dimostrato di poter contare su una fitta rete di contatti, talmente ramificata, da essere in grado di recuperare lo stupefacente non solo dal porto di Gioia Tauro, ma anche da altri porti, sia nazionali che esteri, avvalendosi della forza intimidatrice esercitata dalla stessa “cosca” di appartenenza. Alla luce di tali risultanze – condividendo le argomentazioni prospettate dalla citata DDA coordinata, per l’area tirrenica, dal Procuratore Aggiunto Gaetano Paci – il G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, ritenuta sussistente la gravità indiziaria del contesto sopra delineato, ha emesso il provvedimento cautelare personale nei confronti delle citate persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravata dall’aver agevolato un’associazione di tipo mafioso e dalla transnazionalità.
I predetti sono stati ristretti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso le competenti Case Circondariali.
L’operazione “Balboa” ha ribadito l’importanza strategica assunta nel tempo per le consorterie criminali di stampo mafioso dal porto di Gioia Tauro, vero e proprio snodo commerciale per l’importazione di ingenti quantitativi di narcotico provenienti dal Sud America e dal resto d’Europa.
Importanza confermata sia dai recenti numerosi sequestri di cocaina purissima per centinaia e centinaia di kg. operati dai militari della Guardia di Finanza di Reggio Calabria all’interno della suddetta area portuale, dopo che nel 2018 si era assistito ad un calo vertiginoso degli stessi, sia dalle evidenze giudiziarie, in parte già cristallizzate in sentenze di condanna, emerse con le operazioni condotte sempre dalla Sezione GOA della Guardia di Finanza reggina:
  • nel luglio 2014 allorquando, nell’ambito dell’operazione “Puerto Liberado”, furono eseguite 18 misure cautelari in carcere, cui sono seguite numerose condanne confermate in grado di appello con sentenza del 2017;
  • nel luglio 2016, nell’ambito dell’operazione “Vulcano”, quando furono eseguiti 15 provvedimenti cautelari personali disarticolando un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina per conto delle potenti cosche di ‘ndrangheta Molè, Piromalli, Alvaro, Crea e Pesce. Anche in questa occasione tutti i 22 imputati che hanno scelto il rito abbreviato sono stati condannati dal G.U.P. del locale Tribunale.
L’attività svolta costituisce ennesima testimonianza delle sempre costanti attenzione ed impegno e della perfetta sinergia con la quale la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza di Reggio Calabria intervengono nel contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, da sempre ritenuto il principale canale di finanziamento delle cosche di ‘ndrangheta operanti nella provincia reggina.

Post popolari in questo blog

Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo

  Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria,  la Polizia di Stato , segnatamente  personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile  ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...

Sicurezza: controllo del territorio, denunce e sequestri in Sicilia

  Comando Provinciale di  Palermo   -   Misilmeri (PA) , 09/09/2025 09:39 I Carabinieri della Stazione di Misilmeri, coadiuvati dai colleghi della Sezione Radiomobile della Compagnia e delle Stazioni di Godrano e Mezzojuso, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio inserito in un più ampio contesto di attività, volte a garantire la sicurezza e la legalità nel territorio misilmerese, finalizzato alla prevenzione dell’illegalità diffusa. Complessivamente, sono state denunciate in stato di libertà 7 persone accusate a vario titolo di furto aggravato, violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro ed evasione. In particolare: - 5 persone di età compresa tra i 38 ed 85 anni, sono state deferite per furto di energia elettrica; i tecnici dell’Enel in ausilio ai militari, hanno accertato diversi allacci abusivi diretti alla rete di E-Distribuzione; - 1 uomo di 32 anni, già noto alle forze di polizia, è stato denunc...

Milano Fashion Week: controlli e arresti della Polizia di Stato

  La Polizia di Stato a Milano ha arrestato per furto aggravato in concorso tre cittadine bulgare, rispettivamente di 24,25 e 26 anni, due cittadini cileni di 26 e 31 anni e, per il medesimo reato, ha indagato in stato di libertà un cittadino algerino di 20 anni, un cittadino belga 31enne e un cittadino francese di 33 anni. Nel pomeriggio di giovedì 25 settembre, gli agenti della sezione antiborseggio della Squadra Mobile milanese, in occasione della “Milano Fashion Week”, durante un servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori, hanno notato tre donne che stavano entrando all’interno della Galleria Vittorio Emanuele le quali prestavano attenzione i vari oggetti ed effetti personali delle persone e dei numerosi turisti presenti. Dopo essersi scambiate dei cenni d’intesa, il gruppo si è diretto verso un atelier della galleria dove, anche per via della presenza di un noto gruppo musicale coreano, l’ingresso era gremito di persone. Nella circostanza, approfittando di un moment...