(ANSA) - BARI, 5 DIC - Decine di perquisizioni e una quindicina di arresti vengono eseguiti dai carabinieri a Bari nei confronti di capi e gregari del clan Parisi-Palermiti-Milella, ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione in concorso di un arsenale, costituito da numerose armi da fuoco, da guerra e comuni, alcune anche clandestine, nonché di migliaia di munizioni. L'operazione è eseguita da militari del Comando Provinciale, supportati dai "Cacciatori di Puglia", dal Nucleo Cinofili e dal 6° Elinucleo CC di Bari. Le misure restrittive sono state emesse dal gip di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito di una indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bari avviata dopo il ritrovamento di un ingente quantitativo di armi avvenuto in via Di Vagno nel 2014. I particolari dell'operazione verranno resi noti in Procura, alle 10.30, nel corso di una conferenza stampa, presieduta dal procuratore di Bari, Giuseppe Volpe.
ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA
La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...