Passa ai contenuti principali

'Ndrangheta in Umbria - 27 arresti


Sono in totale 27 i provvedimenti eseguiti dalle Squadre mobili di diverse città italiane, in collaborazione con gli agenti del Servizio centrale operativo, nei confronti di appartenenti alla ’Ndrangheta.
Si tratta del risultato di due diverse operazioni portate a termine dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e dalla Procura distrettuale di Reggio Calabria.
Operazione "Infectio"
La prima indagine, denominata “Infectio”, condotta dalle Squadre mobili di Perugia e Catanzaro, ha portato all’arresto di 23 persone (20 in carcere e 3 ai domiciliari). Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e occultamento di armi clandestine, minacce, violenza privata, associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di una serie di reati di natura contabile o economico-finanziaria strumentali alla realizzazione sistematica di frodi in danno del sistema bancario.
Sequestrate diverse società con sede in Umbria, Lazio e Lombardia.
L’attività investigativa ha messo in luce l’attività delle cosche di ’Ndrangheta Mannolo, Zoffreo e Trapasso di San Leonardo di Cutro (Crotone) e la loro proiezione in territorio umbro, dove avevano avviato, in collaborazione con alcuni trafficanti albanesi, un fiorente traffico di sostanze stupefacenti.
Il gruppo era molto attivo anche nel campo delle estorsioni nei confronti di aziende edili, favorendo di fatto quelle “vicine” alle cosche, non tralasciando la ricerca di appoggi politici attivandosi a favore di alcuni candidati, alle elezioni amministrative locali.
Le attività dei criminali avevano inquinato il tessuto economico della zona attraverso la costituzione di società intestate a prestanome o a soggetti inesistenti, che offrivano prodotti illeciti come fatture relative ad operazioni inventate, per favorire imprenditori compiacenti; in questo modo venivano realizzate truffe ai danni delle banche e operazioni per riciclare il denaro proveniente da attività illecite.
Operazione "Core business"
La seconda operazione conclusa oggi è stata denominata “Core business” ed è stata condotta dalle Squadre mobili di Reggio Calabria e Perugia, che hanno arrestato quattro persone accusate di associazione mafiosa e appartenenti alla cosca di ’Ndrangheta Commisso di Siderno (Reggio Calabria).
L’indagine è iniziata nel 2015, subito dopo l’arrivo a Perugia del leader della cosca che doveva finire di scontare una pena detentiva agli arresti domiciliari. Questo ha consentito all’uomo di allacciare contatti con gli altri referenti di zona della ’Ndrangheta, facendo così da tramite con le cosche operanti a Crotone.
Grazie a questa operazione sono emersi i legami economici della cosca Commisso con professionisti e manager umbri dell’organizzazione.

Post popolari in questo blog

Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo

  Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria,  la Polizia di Stato , segnatamente  personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile  ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...

Sicurezza: controllo del territorio, denunce e sequestri in Sicilia

  Comando Provinciale di  Palermo   -   Misilmeri (PA) , 09/09/2025 09:39 I Carabinieri della Stazione di Misilmeri, coadiuvati dai colleghi della Sezione Radiomobile della Compagnia e delle Stazioni di Godrano e Mezzojuso, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio inserito in un più ampio contesto di attività, volte a garantire la sicurezza e la legalità nel territorio misilmerese, finalizzato alla prevenzione dell’illegalità diffusa. Complessivamente, sono state denunciate in stato di libertà 7 persone accusate a vario titolo di furto aggravato, violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro ed evasione. In particolare: - 5 persone di età compresa tra i 38 ed 85 anni, sono state deferite per furto di energia elettrica; i tecnici dell’Enel in ausilio ai militari, hanno accertato diversi allacci abusivi diretti alla rete di E-Distribuzione; - 1 uomo di 32 anni, già noto alle forze di polizia, è stato denunc...

Milano Fashion Week: controlli e arresti della Polizia di Stato

  La Polizia di Stato a Milano ha arrestato per furto aggravato in concorso tre cittadine bulgare, rispettivamente di 24,25 e 26 anni, due cittadini cileni di 26 e 31 anni e, per il medesimo reato, ha indagato in stato di libertà un cittadino algerino di 20 anni, un cittadino belga 31enne e un cittadino francese di 33 anni. Nel pomeriggio di giovedì 25 settembre, gli agenti della sezione antiborseggio della Squadra Mobile milanese, in occasione della “Milano Fashion Week”, durante un servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori, hanno notato tre donne che stavano entrando all’interno della Galleria Vittorio Emanuele le quali prestavano attenzione i vari oggetti ed effetti personali delle persone e dei numerosi turisti presenti. Dopo essersi scambiate dei cenni d’intesa, il gruppo si è diretto verso un atelier della galleria dove, anche per via della presenza di un noto gruppo musicale coreano, l’ingresso era gremito di persone. Nella circostanza, approfittando di un moment...