Passa ai contenuti principali

Operazione Hydra - Sequestro immobili e società per un valore di oltre un milione di euro

Comando Provinciale Foggia

In data odierna, militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza Foggia e del Nucleo Investigativo Carabinieri Foggia, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, stanno eseguendo 5 misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, componenti di un’associazione a delinquere (art. 416 C.P.) dedita alle truffe ai danni dell’INPS (art. 640 C.P.), all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (D. Lgs. 74/2000) e autoriciclaggio (art. 648 ter C.P.).
In particolare, i sodali costituivano finte società cooperative (con sedi legali inesistenti e non operative) che assumevano manodopera, mai di fatto impiegata in attività di lavoro, invero documentata come prestazione d’opera, mai eseguita, a favore di una terza società operativa nel settore della raccolta e smaltimento rifiuti, nei cui confronti venivano quindi fatturate operazioni inesistenti. Gli stessi lavoratori assunti dalle cooperative venivano poi licenziati in modo da legittimarli a ricevere indennità di disoccupazione; indennità in parte forzatamente consegnata al dominus dell’organizzazione. Fino a 74 i dipendenti assunti e licenziati in un breve lasso di tempo per un danno complessivo all’Inps di €. 500.000 circa.
Le società cooperative emettevano fatture per operazioni inesistenti per il lavoro mai prestato dai propri soci lavoratori a favore della terza società operativa, precostituendo per quest’ultima una voce di costo per la contabilità aziendale utile ad abbattere in modo significativo la base imponibile da porre a tassazione. Ciò consentiva un netto risparmio di imposta per la società operativa, mentre, parallelamente, le imposte e i contributi previdenziali dovuti dalle cooperative di lavoratori venivano liquidate ma non versate. Tanto meno l’Erario avrebbe potuto esigere tali somme, poiché le società cooperative risultavano non operative e incapienti.
Ammontano a oltre €. 1.850.000 le fatture per operazioni inesistenti emesse e registrate illecitamente, mentre ammonta a oltre €. 750.000 l’evasione di imposta (tra IVA e IRES) calcolata.
Nel corso dell’operazione, verranno inoltre sottoposti a sequestro:
  • 16 immobili (tra appartamenti, box e locali) siti in Pescara, Rodi Garganico, Torremaggiore e San Paolo di Civitate (FG), per un valore complessivo di €. 1.100.000;
  • Beni/valori ed altre utilità fino alla concorrenza “per equivalente” per €. 1.000.000 circa.
  • Polizze assicurative e fideiussorie;
  • Conti correnti (in fase di quantificazione);
  • 1 autocarro ed 1 motociclo intestati ad una delle società interessate dai provvedimenti;
  • 3 società nelle quali venivano fatti confluire i proventi delle truffe per essere reinvestiti in diverse operazioni immobiliari, configurando di tal che condotte di autoriciclaggio.
In dettaglio, una di queste tre società, intestata a soggetto prestanome (anch’egli in manette nell’operazione di oggi), riceveva, tramite bonifici bancari, pochi giorni prima dell’acquisto di un immobile, le somme necessarie per perfezionare la compravendita. Capitali che derivavano dal mancato pagamento dei contributi previdenziali e dalle somme versate a queste dalla società operativa a fronte delle numerose fatture emesse per prestazioni d’opera inesistenti.
Delle 3 citate società, 2 hanno cessato, nel frattempo, l’attività, mentre una terza, l’unica attualmente operativa, verrà affidata ad un amministratore giudiziario individuato e nominato dal Tribunale.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven