Roma, 14 gen. (askanews) - I Carabinieri del N.A.S. di Roma, supportati dal Nucleo Carabinieri AIFA, e il N.A.S. di Firenze, in collaborazione con la Polizia Locale di Prato, nell`ambito di una attività di monitoraggio sulla presenza di farmaci clandestini per la cura del covid-19 sul territorio nazionale, disposto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, hanno sottoposto a sequestro penale complessivamente 437 confezioni di farmaci di provenienza cinese per il trattamento di varie sintomatologie influenzali, di cui n 88 scatole, per un totale di n. 2.112 pillole, utilizzati dalla comunità cinese per la cura dei sintomi da covid-19. I farmaci, privi di autorizzazione all`immissione in commercio e delle prescritte indicazioni in lingua italiana, sono stati rinvenuti presso 5 esercizi commerciali (4 nel centro di Roma e 1 a Prato), tra supermarket ed erboristerie gestiti da cittadini asiatici. I titolari delle attività illecite sono stati deferiti alle rispettive Procure della Repubblica poiché ritenuti responsabili dell`esercizio abusivo della professione sanitaria di farmacista, in assenza del previsto titolo abilitativo, nonché per aver avviato un`attività di vendita all`ingrosso di medicinali senza la prescritta autorizzazione Regionale. L`intervento ha consentito di tutelare il rispetto delle salute pubblica e allo stesso tempo impedire la vendita di farmaci prodotti con modalità non note e non sottoposte ad alcuna verifica sulla loro efficacia e sui possibili effetti collaterali da parte delle competenti Autorità Sanitarie Nazionali (AIFA) e Europee (EMA).
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
