Roma, 14 gen. (askanews) - I Carabinieri del N.A.S. di Roma, supportati dal Nucleo Carabinieri AIFA, e il N.A.S. di Firenze, in collaborazione con la Polizia Locale di Prato, nell`ambito di una attività di monitoraggio sulla presenza di farmaci clandestini per la cura del covid-19 sul territorio nazionale, disposto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, hanno sottoposto a sequestro penale complessivamente 437 confezioni di farmaci di provenienza cinese per il trattamento di varie sintomatologie influenzali, di cui n 88 scatole, per un totale di n. 2.112 pillole, utilizzati dalla comunità cinese per la cura dei sintomi da covid-19. I farmaci, privi di autorizzazione all`immissione in commercio e delle prescritte indicazioni in lingua italiana, sono stati rinvenuti presso 5 esercizi commerciali (4 nel centro di Roma e 1 a Prato), tra supermarket ed erboristerie gestiti da cittadini asiatici. I titolari delle attività illecite sono stati deferiti alle rispettive Procure della Repubblica poiché ritenuti responsabili dell`esercizio abusivo della professione sanitaria di farmacista, in assenza del previsto titolo abilitativo, nonché per aver avviato un`attività di vendita all`ingrosso di medicinali senza la prescritta autorizzazione Regionale. L`intervento ha consentito di tutelare il rispetto delle salute pubblica e allo stesso tempo impedire la vendita di farmaci prodotti con modalità non note e non sottoposte ad alcuna verifica sulla loro efficacia e sui possibili effetti collaterali da parte delle competenti Autorità Sanitarie Nazionali (AIFA) e Europee (EMA).
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...