Napoli, 13 gen. (Adnkronos) - I Carabinieri, impegnati in un mirato servizio di contrasto all'illegalità diffusa disposto dal Comando Provinciale di Napoli, hanno notato in Via Cesare Pavese di Mugnano, un uomo solo, guardingo, su un marciapiede. Fermato e sottoposto a regolare controllo, T.A., 28enne napoletano già noto alle forze dell'ordine, ha spiegato alla pattuglia di non essere del posto e di essere in attesa di un amico. Da subito i militari hanno notato timore e agitazione nei suoi gesti e nelle sue parole e, all'insistenza di richiesta di informazioni, spesso entrava in contraddizione. Perquisito è stato trovato in possesso di vari effetti personali e di un mazzo di chiavi con telecomando automatico per il quale non sapeva fornire una spiegazione lineare. Premendo i pulsanti, i carabinieri hanno notato l'apertura di un garage, situato a poca distanza dal luogo del controllo. Una rampa consentiva l'accesso ad un ampio sotterraneo con vari box auto. Continuando insistentemente a premere i pulsanti, i carabinieri hanno notato l'apertura di uno di essi. All'interno 280 chili di ''bionde'' di contrabbando di varie marche. L'uomo non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità.Arrestato, è stato sottoposto ai domiciliari in atteso di giudizio direttissimo presso il Tribunale di Napoli Nord, come disposto dalla locale Procura della Repubblica.
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
