Passa ai contenuti principali

Reggio Emilia - Scoperto giro di fatture false per 10 milioni di euro, evasione fiscale per oltre 3 milioni di euro ed illecite percezioni di contributi covid per 500 mila euro

 


La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Emilia, nel corso di una complessa operazione di contrasto alle frodi fiscali nel commercio dei pallet, ha smascherato un’articolata rete criminale responsabile di gravi reati economico-finanziari.


Gli investigatori hanno disvelato un intricato meccanismo per l’acquisto “in nero” della merce che, grazie alla creazione di diverse società “cartiere” emittenti fatture per operazioni inesistenti, ha permesso ai predetti accoliti di perpetrare una serie di illeciti a danno dello Stato e dell’economia locale.


In dettaglio, l’attività investigativa, sviluppata dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria a seguito della conclusione di una verifica fiscale, ha disvelato l’operato del gruppo criminale che, attraverso l'emissione di fatture false per un valore complessivo di 10 milioni di euro, ha consentito di ottenere indebiti risparmi d’imposta per 3 milioni e mezzo di euro.


Il meccanismo fraudolento emerso è stato così delineato: i soggetti coinvolti nella frode acquistavano bancali “in nero” da conducenti di autocarri o corrieri, che, dopo aver effettuato le consegne di merci loro demandate, trattenevano i pallet giacenti sul proprio veicolo. In seguito, tali prodotti venivano rivenduti legalmente da società, appartenenti al sodalizio, realmente operative e che hanno dichiarato i ricavi conseguiti dalle suddette cessioni. Al fine di giustificare l’acquisto in nero dei bancali, sono state create diverse società “cartiere”, le quali emettevano fatture per operazioni inesistenti nei confronti delle imprese che si occupavano della rivendita legale della merce che, annotando tali fatture, hanno dedotto il costo e simulato l’acquisto regolare. In tale contesto, la società verificata è risultata essere soggetto economico sia fornitore che cliente di altre società del gruppo.


Gli accertamenti condotti hanno portato alla denuncia, ai sensi degli articoli 2 “Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” ed 8 “Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” del decreto legislativo 74/2000, di quattro presunti responsabili, di cui due campani, un veneto ed un extracomunitario originario della Libia e residente nella provincia reggiana.


Contestualmente all’attività di accertamento fiscale, è stata eseguita nei confronti della predetta società un’ispezione in materia di tutela della spesa pubblica, all’esito della quale è emerso che tre dei quattro esponenti del sodalizio criminale, nelle annualità 2020 e 2021, hanno conseguito indebitamente finanziamenti garantiti dallo Stato, per circa 500.000 euro, erogati nell’ambito dell’emergenza causata dalla pandemia da Covid-19, rendendosi così responsabili dell’ulteriore ipotesi di reato prevista dall’art. 316 ter “Indebita percezione di erogazioni pubbliche” del codice penale.


Infatti, per accedere a tali finanziamenti la norma, prevista dal Decreto Legge 23/2020 (cosiddetto Decreto Liquidità), richiedeva alle imprese di non trovarsi in “stato di difficoltà” alla data del 31 dicembre 2019.


La società in questione ha avuto accesso a tali sussidi tramite la presentazione di documenti riportanti informazioni false in relazione al reale stato di salute. Le indagini espletate, ricostruendo il modus operandi adottato con l’utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, ha palesato la mancanza di solidità della stessa sia per l’occultamento delle perdite accumulate sia per il fatto che nel mese di settembre 2021 la predetta ha smesso improvvisamente la sua attività economica, dichiarando fallimento ad inizio 2022.


L’operazione si inserisce nel quadro delle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo, volte a rafforzare l’azione di contrasto ai contesti di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, a tutela della libera concorrenza e del rapporto di fiducia tra cittadini e Stato.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

Contrasto dell’illegalità: 111 persone denunciate nel quartiere di Montepellegrino

  Comando Provinciale di  Palermo   -   Palermo , 14/04/2025 10:25 I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel quartiere Montepellegrino, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dell’illegalità diffusa, alla verifica di eventuali allacci abusivi alla rete di distribuzione dell’energia elettrica ed all’accertamento di eventuali occupazioni abusive. Decine di militari della Compagnia San Lorenzo, coadiuvati dai colleghi della Compagnia cittadina Piazza Verdi, del Nucleo Radiomobile e del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia hanno setacciato le vie del quartiere e, in sinergia con i tecnici verificatori dell’Enel, hanno controllato un complesso residenziale sito in via Brigata Aosta. Le verifiche poste in essere, hanno portato al deferimento di 111 persone accusate a vario titolo di furto di energia elettrica, invasione di edifici in esito alle verifiche relative la proprietà delle un...