Passa ai contenuti principali

Caserta: preso il nuovo referente dei Casalesi

 


I poliziotti della Squadra mobile di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo accusato di associazione di tipo mafioso.


Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli, al termine dell’attività investigativa svolta dagli agenti della Mobile casertana.


L’indagine aveva già portato in carcere, nel 2021, sei persone attive nel settore delle estorsioni e delle armi, nell’ambito di un’investigazione diretta alla ricostruzione dell’assetto del clan dei Casalesi e dei legami tra i diversi gruppi collegati e attivi in diverse zone.


L’attività della Mobile ha accertato come il clan dei Casalesi fosse ancora operativo, nonostante le numerose condanne e defezioni di collaboratori di giustizia.


Al comando del gruppo criminale c'erano le nuove generazioni delle famiglie Schiavone e Bidognetti, ed è proprio in questo contesto investigativo che è emersa la figura dell’uomo che è stato arrestato.


Si tratta del figlio di un esponente di rilievo della fazione Schiavone del clan, attualmente detenuto e sottoposto al regime del 41 bis dell’ordinamento penitenziario (che dispone il regime detentivo speciale del carcere duro riservata ai colpevoli dei reati di mafia).


L’uomo è indiziato di aver partecipato al gruppo criminale con un ruolo direttivo, svolgendo la funzione di referente dei Casalesi per i traffici di droga, le estorsioni, il noleggio delle auto e le truffe relative al bonus 110 per cento nel territorio di San Cipriano di Aversa, in provincia di Caserta.


L’arrestato si avvaleva della collaborazione di altre cinque persone, anch’esse indagate, per la gestione dell’arsenale a disposizione del Clan: un revolver, pistole semiautomatiche, Kalashnikov e una pistola mitragliatrice modello Uzi.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

Contrasto dell’illegalità: 111 persone denunciate nel quartiere di Montepellegrino

  Comando Provinciale di  Palermo   -   Palermo , 14/04/2025 10:25 I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel quartiere Montepellegrino, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dell’illegalità diffusa, alla verifica di eventuali allacci abusivi alla rete di distribuzione dell’energia elettrica ed all’accertamento di eventuali occupazioni abusive. Decine di militari della Compagnia San Lorenzo, coadiuvati dai colleghi della Compagnia cittadina Piazza Verdi, del Nucleo Radiomobile e del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia hanno setacciato le vie del quartiere e, in sinergia con i tecnici verificatori dell’Enel, hanno controllato un complesso residenziale sito in via Brigata Aosta. Le verifiche poste in essere, hanno portato al deferimento di 111 persone accusate a vario titolo di furto di energia elettrica, invasione di edifici in esito alle verifiche relative la proprietà delle un...