Passa ai contenuti principali

Aste pilotate da imprenditori

 


Comando Provinciale di Nuoro - Tortolì (OG), 13/12/2023 10:24

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue. Dalle prime ore del mattino i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Nuoro e delle Compagnie dipendenti stanno eseguendo un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere ed ai Domiciliari e Decreti di Perquisizione e di Sequestro Preventivo di edifici e terreni, emessi rispettivamente dal GIP e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari a carico di 4 indagati, per diverse ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione, contro il patrimonio e di natura informatica. Nelle varie fasi dell’operazione sono impiegati circa 100 Militari del Comando Provinciale di Nuoro e delle unità cinofile dello Squadrone Cacciatori di Abbasanta. Secondo l’ipotesi emersa dalle indagini finora eseguite ed avviate da aprile 2022, la vendita all’asta, relativa ad appartamenti e terreni di una società con sede a Tortolì, sottoposta a procedura fallimentare, sarebbe stata turbata da due noti imprenditori, in concorso con altro soggetto. I tre, domiciliati a Tortolì, in accordo fra loro, avrebbero pilotato le procedure d’asta facendo desistere, mediante plurime minacce, i potenziali partecipanti al solo fine di favorire l’indagato individuato come prestanome dell’imprenditore fallito, nell’acquisto degli immobili ad un prezzo vantaggioso e inferiore al valore reale. In particolare, secondo le dichiarazioni di quanti avevano desistito dalla partecipazione all’asta, questi ultimi sarebbero stati destinatari di atteggiamenti e frasi ostruzionistiche in concomitanza dei sopralluoghi, ad opera dell’indagato che deteneva le chiavi degli immobili; a tali comportamenti sarebbero poi seguite esplicite minacce, mediante messaggi su fogli rinvenuti sul parabrezza dell’autovettura, nonché visite ricevute a domicilio e intromissioni “bonarie” ad opera di terzi, con esortazioni e consigli a ritirarsi dalla gara. Dall’attività investigativa sarebbe anche emerso il coinvolgimento di un Maresciallo dei Carabinieri e di un Assistente Capo del Corpo Forestale della Regione Sardegna, quest’ultimo in servizio all’epoca dei fatti ed oggi in congedo e non destinatario di misure cautelari. Il primo avrebbe controllato, accedendo indebitamente alla banca dati SDI in uso alle Forze di Polizia, con la sua USERID personale, 5 persone che, in periodi diversi, avevano visionato gli immobili oggetto d’asta, desistendo poi dal presentare offerte. Per quanto finora emerso dalle indagini, l’Ispettore dei Carabinieri non avrebbe avuto ragioni di servizio plausibili (a parte il rapporto amicale con l’imprenditore sottoposto a procedura fallimentare) per svolgere accertamenti sulle persone interessate all’asta. Pertanto, in data odierna è stato colpito dalla misura cautelare degli arresti domiciliari e risponde dell’ipotesi di accesso abusivo a sistemi informatici. Per l’imprenditore già sottoposto a iter fallimentare e per un altro indagato, il GIP ha disposto la misura cautelare in carcere, mentre per l’imprenditore presunto prestanome, aggiudicatosi l’asta, gli arresti domiciliari. Si precisa che il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari e si ricorda che gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...