Passa ai contenuti principali

Nove ordinanze di custodia cautelare per vari reati tutti aggravati dal cosiddetto metodo mafioso

 


Comando Provinciale di Crotone - Isola di Capo Rizzuto (KR) e Cotronei (KR), 05/12/2023 11:12

Nelle prime ore della mattinata odierna, a Isola di Capo Rizzuto e Cotronei, i Carabinieri della Compagnia di Crotone, supportati da quelli delle Compagnie di Cirò Marina (KR) e di Petilia Policastro (KR), nonché da quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 9 persone (di cui 5 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), tra i quali un soggetto, per il quale sono stati raccolti indizi di appartenenza a una ‘Ndrina, denominata “MACARIO”, rientrante nell’orbita della più nota Cosca “ARENA”, attiva a Isola di Capo Rizzuto. Le persone sono sottoposte a indagini, a vario titolo, per “associazione a delinquere di tipo mafioso”, “estorsione”, “danneggiamento”, “falso materiale e ideologico”, “truffa, anche aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”, “invasione di terreni o edifici”, “furto in abitazione aggravato” e “calunnia”, reati tutti aggravati dal cosiddetto “metodo mafioso”.

Nel medesimo contesto, è stata data esecuzione a un decreto di Sequestro Preventivo di 45.000,00 (quarantacinquemila/00) Euro, emesso, ai sensi dell’art. 321, commi 1 e 2 del Codice di Procedura Penale.

Le indagini sono state avviate, a seguito della denuncia del proprietario di un immobile e dell’annesso terreno agricolo, ubicati nella località Marinella di Isola di Capo Rizzuto, il quale, nella circostanza, lamentava di aver subito delle minacce, finalizzate “all’esproprio” del suddetto appezzamento e alla forzata assunzione quale “guardiano” di un individuo, legato al suddetto sodalizio.

Nella prosecuzione delle investigazioni, che hanno coperto un lasso temporale, intercorso tra il giugno del 2019 e il settembre del 2022, e sono state condotte mediante delle attività intercettive (telefoniche, telematiche e ambientali), dei servizi di osservazione, controllo e pedinamento, numerose acquisizioni documentali e l’analisi comparativa delle dichiarazioni, rese sia dalle persone offese che da un collaboratore di giustizia, sono stati raccolti indizi, ritenuti ammantati da gravità, in ordine alla:

a. esistenza della famiglia, denominata “MACARIO”, giudiziariamente mai censita prima, e le sue dinamiche criminali, nonché le cointeressenze con la più antica e nota Cosca “ARENA”, in virtù degli accertati legami biunivoci di parentela;

b. l’area d’interesse/competenza della nuova compagine, limitata al territorio a forte vocazione agricola e turistica della località “Marinella” di Isola di Capo Rizzuto, ove ha esercitato la sua pervasività nelle dinamiche economiche e sociali con la sua forza intimidatrice, testimoniata:

‒ dall’imposizione di non richiesti servizi di guardiania nei confronti di privati e di una struttura turistica del luogo, mediante la costrizione e la minaccia del danneggiamento dei beni immobili o dei terreni agricoli, così come avvenuto e documentato in circa 10 episodi nei confronti di altrettante vittime, che hanno subito tanto dei danneggiamenti seguiti da incendi e dei furti aggravati di suppellettili o attrezzature agricole quanto, in un caso, il taglio per dei fini intimidatori di numerose piante di ulivo [per un danno quantificato in circa 100.000,00 (centomila/00) Euro complessivi];

‒ dalla costrizione di 6 vittime a non riscattare i terreni, dati in uso dall’A.R.S.A.C. (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese), e a non opporsi al loro successivo tentativo di acquisizione, mediante diverse calunnie con la presentazione di denunce pretestuose nei confronti delle stesse, numerosi e documentati falsi sia ideologici che materiali nella produzione della relativa documentazione, così frodando il suddetto ente pubblico, al fine di aumentare fraudolentemente il loro patrimonio immobiliare e l’influenza criminale nell’area;

‒ dalla realizzazione di un’articolata truffa aggravata e continuata, accertata dal 2019 al 2022, ai danni dell’AG.E.A. (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) e del relativo ente regionale erogatore dei contributi, denominato A.R.C.E.A. (Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura), mediante la falsificazione della documentazione, attestante il possesso o l’uso dei terreni agricoli, appartenenti ad altre persone, estorte o ignare, con il coinvolgimento di 3 prestanome o intermediari, percettori del Reddito di Cittadinanza, per un valore accertato in circa 45.000,00 (quarantacinquemila/00) Euro, oggetto del “sequestro preventivo per equivalente”;

‒ dalle interlocuzioni tra il capo della stessa (detenuto durante le indagini), tramite delle “ambasciate” da parte dei suoi parenti o delle chiamate telefoniche non autorizzate dal Carcere di Castrovillari (CS) con un apparecchio “abusivo” (sequestrato dal personale della Polizia Penitenziaria nel corso dell’indagine), e i componenti del suo nucleo familiare, affinché si rivolgessero agli altri responsabili delle Cosche di questa provincia per dirimere delle sue problematiche con degli altri carcerati.

La polizia giudiziaria, all’atto della esecuzione della misura, ha effettuato anche delle perquisizioni personali e domiciliari. Deve evidenziarsi che il procedimento è in fase di indagini e che la ricostruzione sin qui effettuata è limitata al profilo cautelare e prescinde degli elementi che la difesa introdurrà nel contraddittorio delle parti.



Post popolari in questo blog

Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo

  Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria,  la Polizia di Stato , segnatamente  personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile  ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

SINTESI RAPPORTO MAFIA IN TOSCANA DELLA FONDAZIONE CAPONNETTO

SINTESI Presentazione: Piero Grasso, Presidente del Senato "...Oggi, come Presidente del Senato, sono chiamato a un ruolo di garanzia che mi impedisce di entrare nel vivo del procedimento di formazione della legge e persino di votare le leggi. Ma non per questo ho rinunciato alla lotta per la legalità e la giustizia. È questo un obiettivo al quale tutti dobbiamo contribuire, con un rinnovato impulso etico e una ancora maggiore conoscenza tecnica del fenomeno. Sono certo che questo Rapporto, straordinariamente innovativo nella sua capacità di analizzare le infiltrazioni mafiose, sarebbe piaciuto ad Antonino Caponnetto, eroe simbolo di questa lotta... Il suo coraggio, la sua forza, la sua capacità di creare armonia e affiatamento nel lavoro sono ora la linfa vitale dellaFondazione che porta il suo nome, impegnata in prima linea contro la criminalità organizzata, in particolare attraverso la costante opera di formazione e sensibilizzazione rivolta ai giovani, i futuri c...