Passa ai contenuti principali

OPERAZIONE DIA SALERNO


La Direzione Investigativa Antimafia - Sezione Operativa di Salerno ha dato oggi esecuzione ad un decreto di confisca emesso dalla Sezione Riesame e Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno, divenuto definitivo in data 01.07.2024 giusta sentenza della Corte di Cassazione.

La proposta era stata avanzata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore e dal Direttore della D.I.A./Direzione Investigativa Antimafia. Oggetto della confisca risultano essere beni immobili per oltre due milioni di euro riconducibili a MONTELLA Carlo, in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Parma in espiazione di numerose condanne definitive per i delitti di omicidio pluriaggravato continuato, associazione di tipo camorristico, usura, estorsione ed altro.

L’esecuzione del provvedimento rappresenta l’epilogo di una articolata ed approfondita attività investigativa finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale del proposto ed alla individuazione di svariati beni immobili ed altre proprietà riconducibili allo stesso.

Il Tribunale Sezione Riesame e Misure di Prevenzione di Salerno, in presenza dell’accertata pericolosità sociale “qualificata” del proposto - desunta da numerose condanne passate in giudicato per gravissimi reati e dall’irrogazione di una precedente misura di prevenzione di carattere personale rimasta ineseguita a cagione dello stato di detenzione del prevenuto, nonché dall’appartenenza del medesimo, in ruolo apicale, al clan camorristico “Tempesta”, gruppo federato della nota organizzazione criminale “Nuova Famiglia”, imperante nell’Agro Nocerino-Sarnese - ha disposto (con decisione che è stata successivamente confermata prima dalla Corte di Appello di Salerno il 10/3/2024 ed infine dalla Suprema Corte di Cassazione) la confisca di beni immobili e disponibilità economiche riconducibili al Montella, da ritenersi provento delle attività illecite per lungo tempo svolte dal medesimo, atteso che le complesse ed articolate indagini patrimoniali svolte dagli investigatori ed analisti della D.I.A. hanno evidenziato una evidente sproporzione tra il patrimonio e le capacità reddituali del prevenuto e dei suoi familiari.

L’iniziativa di prevenzione assume un particolare valore ove si considerino le attività dissimulatorie poste in atto per anni dal proposto al fine di sottrarsi alla celebrazione dei numerosi processi ai quali avrebbe dovuto essere sottoposto a partire dalla fine degli anni ‘90: in sintesi, il MONTELLA ha simulato per anni l’esistenza di una patologia psichiatrica con conseguente grave quadro di deterioramento cognitivo, che risultava peraltro convalidato da numerose consulenze e perizie medico-legali e psichiatriche, tale da fargli ottenere il riconoscimento di uno stato di incapacità processuale che ha determinato per anni il rinvio - solo con riguardo alla sua posizione, per tale motivo stralciata - dei numerosi processi per gravissimi reati pendenti in fase dibattimentale a suo carico e nei confronti dei suoi sodali dinanzi alle Autorità Giudiziarie salernitana e napoletana.

Le risultanze di indagini anche di natura tecnica (intercettazioni telefoniche ed ambientali e videoriprese) svolte dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore nel periodo di detta riconosciuta condizione di incapacità processuale, consentivano di smentire in radice l’esistenza della lamentata patologia invalidante, incompatibile (come accertato e ritenuto anche all’esito di consulenza tecnica medico-psichiatrica) con le coeve attività criminali inconfutabilmente poste in atto dal Montella, rendendo così possibile la ripresa dei dibattimenti che erano rimasti per lungo tempo sospesi.

Da quel momento, si sono succedute a carico del prevenuto numerose sentenze di condanna per gravissimi reati.

Né i lunghi periodi di stasi processuale né il tempo trascorso rispetto ai reati commessi hanno impedito agli inquirenti di ricostruire in maniera puntuale il patrimonio di cui il proposto disponeva e la sua provenienza illecita, desunta dal doppio requisito della pericolosità sociale e dell’incapacità reddituale.

Sulla base dei richiamati presupposti, il Tribunale di Salerno ha quindi emesso decreto di confisca oggi posto in esecuzione, che ha colpito svariati beni immobili, tra cui un complesso immobiliare {Parco Concetta), costituito da alcuni appartamenti, garage ed aree non edificate ubicate in Angri ed altra proprietà immobiliare Villa Concetta ) ubicata nel Comune di Sant’Egidio del Monte Albino.


 


           


 




 


 


 



Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.