Passa ai contenuti principali

Indagine ”raptor”: 6 misure cautelari per associazione per delinquere finalizzata al compimento di furti, rapine e riciclaggio di veicoli

 


Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani - Andria (BT), 20/09/2024 10:54

Questa mattina, 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani -supportati da personale del 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno - hanno dato esecuzione – in Andria - all’ordinanza di custodia cautelare - emessa dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica - nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di 6 soggetti indagati per associazione per delinquere nonché – a vario titolo – per rapina, furto e riciclaggio e di cui 4 tradotti in carcere e 2 sottoposti agli arresti domiciliari.


Il provvedimento cautelare è l’esito di un’attività di indagine - convenzionalmente denominata “Raptor” - condotta da dicembre 2023 a marzo 2024 dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Barletta Andria Trani, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, mirata al contrasto dei reati predatori.


Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip - fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa – gli indagati – tutti andriesi – avrebbero costituito un’associazione per delinquere – con la disponibilità di armi e strumenti idonei a inibire le comunicazioni telefoniche e telematiche – radicata nella cittadina federiciana e finalizzata a realizzare una serie indefinita di delitti contro il patrimonio – nell’ambito della provincia, nonché a Matera e San Benedetto del Tronto - aventi a oggetto beni di ingente valore, quali macchine operatrici, cingolati, trattori stradali e rimorchi.


Le investigazioni – supportate da attività tecniche di intercettazione telefoniche e ambientali, acquisizione dei dati del traffico telefonico e telematico, riprese video e monitoraggio di veicoli nonché da ordinaria attività di polizia giudiziaria come servizi dinamici e di osservazione, controllo e pedinamento – ha consentito di:


documentare l’esistenza e l’operatività dell’associazione per delinquere;

decifrare il peculiare linguaggio criptico adottato dai sodali nelle loro interlocuzioni, che avvenivano attraverso reti telefoniche dedicate ovvero – in corrispondenza del compimento delle azioni delittuose e dei preliminari sopralluoghi – mediante apparecchi radio portatili (“scatt sciann” per indicare l’arma da fuoco, “toc toc” per i telefoni,“chiacchiaraul” per le ricetrasmittenti, “cornut” per gli inibitori di frequenza, “maciste” per il trattore stradale mentre “la gatta” era l’autovettura veloce utilizzata per compiere le azioni delittuose);

raccogliere elementi in relazione alle responsabilità – a vario titolo - dei predetti con riguardo a 1 rapina in danno di un’azienda di trasporti – avvenuta in Andria - nel corso della quale, dopo essersi introdotti all’interno della sede della ditta e aver minacciato il custode, avevano asportato del danaro; 3 furti - avvenuti rispettivamente in Matera, Trani e San Benedetto del Tronto – 1 tentativo di furto – avvenuto in Trani - di mezzi pesanti e macchine operatrici del valore complessivo stimato in euro 400mila circa - tutti poi recuperati da militari dell’Arma e restituiti agli aventi diritto – nonché al riciclaggio di un trattore stradale di provenienza delittuosa.

Il risultato conseguito costituisce l’esito della costante azione di prevenzione e repressione dei reati predatori posta in essere da parte dei militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani


Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e - all’esecuzione della misura cautelare odierna - seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.


 

 

 

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la quale s

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di