LA POLIZIA DI STATO ESEGUE QUATTRO ARRESTI PER REATI A VARIO TITOLO IN MATERIA DI STUPEFACENTI, RAPINA E TEUFFA AGLI ANZIANI

IL PRIMO È UN CITTADINO TUNISINO DI 23 ANNI, IRREGOLARE SUL TERRITORIO NAZIONALE, CON PRECEDENTI SPECIFICI PER REATI IN MATERIA DI STUPEFACENTI; SEQUESTRATI A SUO CARICO OLTRE 700 EURO FRUTTO DI PRECEDENTE ATTIVITA’ DI SPACCIO. DOPO LA CONVALIDA DELL’ARRESTO IL PUSHER È STATO ESPULSO ED ACCOMPAGNATO AL C.P.R. DI GRADISCA D’ISONZO. LA POLIZIA DI STATO HA ALTRESÌ ARRESTATO UN 29ENNE ORIGINARIO DI AVERSA, CON PRECEDENTI PER VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO, RESPONSABILE DI TENTATA TRUFFA AI DANNI DI UN ANZIANO, E DATO ESECUZIONE A DUE DISTINTI ORDINI DI CARCERAZIONE EMESSI DALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA NEI CONFRONTI DI UN CITTADINO TUNISINO, CON PRECEDENTI PER SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE, RICETTAZIONE E ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE, E DI UN MINORENNE CON PRECEDENTI PER RAPINA CHE SI ERA ALLONTANATO DALLA COMUNITÀ PRESSO LA QUALE ERA STATO ASSOCIATO.
Nell’ambito dell’attività volta alla prevenzione e al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, nella serata di ieri, un equipaggio della Squadra Mobile quotidianamente impegnato nel contrasto allo spaccio di stupefacenti, ha tratto in arresto un uomo di 23 anni, tunisino, irregolare sul territorio italiano, senza fissa dimora né alcuna attività lavorativa, con già numerosi precedenti per reati contro la persona, che ha ceduto una dose di cocaina in cambio di 50 euro ad un operaio italiano di 50 anni, e durante la perquisizione è stato trovato in possesso di oltre 700 euro frutto della precedente attività di spaccio della giornata.
I due sono stati notati sul sagrato della chiesa delle Granze a Padova, mentre parlottavano tra loro e dopo pochi istanti il soggetto tunisino cedeva all’italiano un involucro in nylon, ricevendo in cambio una banconota da 50 Euro.
Subito dopo i due si dividevano cercando di allontanarsi in direzioni opposte e di passare inosservati, ma venivano fermati dai poliziotti che erano appostati poco distante e che si facevano consegnare dall’acquirente la droga appena acquistata.
Il tunisino subito dopo veniva immediatamente perquisito e nelle tasche dei vestiti che indossava, gli agenti hanno trovato oltre ai soldi appena ricevuti per la cessione della dose di cocaina, numerose altre banconote per un totale di oltre 700 euro frutto della precedente attività di spaccio nel corso della stessa giornata.
Una volta accompagnato in Questura, l’uomo veniva identificato per un 23enne tunisino, irregolare, con precedenti per reati in materia di stupefacenti.
Terminati gli accertamenti è stato quindi arrestato ed al termine dell’udienza di convalida dell’arresto da parte del G.I.P. è stato espulso dal territorio nazionale con provvedimento del Questore della provincia di Padova, Marco Odorisio ed accompagnato presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo in attesa dell’effettivo rimpatrio.
Nel pomeriggio di martedì 14 ottobre, personale della Squadra Volante della Questura di Padova, nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto alle truffe in danno di persone anziane che la Questura di Padova continua a svolgere con costante impegno sul territorio cittadino, ha tratto in arresto un 29enne originario di Aversa, ritenuto responsabile del reato di tentata truffa aggravata in concorso ai danni di una persona anziana.
In particolare, alle ore 16.00 circa, la Centrale Operativa ha inviato un equipaggio in zona Madonna Pellegrina a seguito della segnalazione di un residente, un 81enne padovano, che aveva riferito di essere stato contattato telefonicamente da un sedicente Maresciallo e, subito dopo, di aver ricevuto la visita di un presunto “delegato” incaricato di verificare il denaro e i gioielli custoditi in casa. L’uomo, insospettito, ha chiesto l’esibizione di un tesserino di riconoscimento; a quel punto, il finto incaricato si è allontanato frettolosamente.
I poliziotti delle Volanti, giunti celermente sul posto, hanno rintracciato, poco distante dal luogo segnalato, un individuo corrispondente alla descrizione fornita, in evidente stato di agitazione.
Condotto presso gli uffici della Questura, veniva identificato per un 29enne originario di Aversa, con a carico un precedente penale per violenza sessuale di gruppo commessa nel 2022.
All’esito delle verifiche effettuate, stante altresì la flagranza del reato, il 29enne veniva tratto in arresto per il reato di tentata truffa aggravata e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel corso degli ultimi giorni, inoltre, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti della Questura di Padova ha altresì dato esecuzione a due distinti provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di altrettanti soggetti rintracciati in città.
Nel pomeriggio di martedì 15 ottobre, intorno alle ore 17.40, un equipaggio della Squadra Volante ha proceduto al controllo di un cittadino tunisino in Piazza Salvemini. Accompagnato presso gli Uffici della Questura per i rilievi foto-dattiloscopici, lo stesso veniva identificato per un 47enne di origine tunisina con a carico numerosi precedenti penali e di polizia per i reati di spaccio di sostanza stupefacente, associazione per delinquere, ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale. Dagli accertamenti effettuati in banca dati è emerso a suo carico un provvedimento di revoca della sospensione dell’ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Venezia per l’espiazione della pena di un anno e tre mesi di reclusione per il reato di spaccio di stupefacenti. L’uomo è stato dunque associato presso la Casa Circondariale di Padova per l’espiazione della condanna.
Nella notte successiva, alle ore 3.30 circa, un altro equipaggio della Squadra Volante ha eseguito un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale per i Minorenni di Venezia nei confronti di un 17enne che si era precedentemente allontanato da una comunità per minori in provincia di Venezia, presso la quale era stato associato a seguito di una rapina aggravata commessa nel mese di marzo.
Il giovane, dopo aver contattato la linea di emergenza 113 riferendo di volersi consegnare, è stato rintracciato dai poliziotti in zona Stanga. Condotto in Questura per l’identificazione, il 17enne, con a carico numerosi precedenti penali e di polizia per i reati di rapina e minaccia, è risultato destinatario di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa due giorni prima. Ultimate le formalità di rito, il minore è stato associato presso l’istituto penitenziario minorile competente.