DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
Centro Operativo di Palermo
COMUNICATO STAMPA
MAFIA: LA D.I.A. SEQUESTRA NEL TRAPANESE BENI PER 2 MILIONI DI EURO AD UN AUTOTRASPORTATORE RITENUTO CONTIGUO A COSA NOSTRA.
La Direzione Investigativa Antimafia - Sezione Operativa di Trapani ha effettuato un sequestro di beni mobili, immobili e societari, nei confronti di Carmelo GAGLIANO, 48 enne marsalese, imprenditore nel settore dei trasporti.
Il provvedimento deriva da una proposta del Direttore della D.I.A. ed è stato emesso dal Tribunale di Trapani - Sezione Misure di Prevenzione (Presidente Dr. Piero GRILLO), che ha condiviso le risultanze investigative condotte dalla D.I.A. trapanese, d’intesa con il Proc. Agg. Dr. Bernardo PETRALIA, coordinatore del “Gruppo Misure di Prevenzione” della locale D.D.A. .
Il GAGLIANO è legato agli ambienti malavitosi e alle logiche mafiose in quanto amministratore e prestanome, in seno alla società di trasporti “A.F.M. Autofrigo Marsala Soc. coop”.
Le indagini, intraprese dapprima dal Centro Operativo DIA di Roma, proseguite da quello di Palermo e, quindi, dalla Sezione di Trapani, hanno consentito di accertare, all’interno dei più importanti mercati ortofrutticoli del sud del Paese, l’esistenza di una monopolizzazione del settore dei trasporti su gomma e di accordi tra la mafia siciliana e il “clan dei casalesi”.
Con l’attività investigativa, quindi, è stato interrotto l’accordo tra i clan camorristici e quelli legati a cosa nostra, operato a discapito della concorrenza tra gli operatori del settore.
Il sequestro ha riguardato terreni, fabbricati, l’intero capitale sociale e il compendio aziendale della “L.G.F. Trasporti srl” con sede a Mazara del Vallo e otto veicoli, per un valore di circa 2 milioni di euro.
Palermo, 22 ottobre 2014
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
