DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
CENTRO OPERATIVO DI REGGIO CALABRIA
COMUNICATO STAMPA
AGGRESSIONE AI PATRIMONI MAFIOSI: LA DIA DI REGGIO CALABRIA SEQUESTRA BENI PER UN VALORE DI CIRCA 2 MILIONI DI EURO AD IMPRENDITORE AL SERVIZIO DELLA COSCA BUDA-IMERTI.
La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria – a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Direttore della D.I.A. - ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro beni, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, presieduto dalla D.ssa Ornella PASTORE, nei confronti di BARBIERI Domenico, 57enne, imprenditore reggino, operante già dalla metà degli anni ’80, nel settore dell’edilizia, in atto detenuto e ritenuto “componente della cosca BUDA-IMERTI”, egemone nel territorio ricadente nei comuni di Villa San Giovanni, Fiumara di Muro (RC) e territori vicini.
Le determinazioni della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria sono scaturite da una articolata ed esaustiva attività di indagine patrimoniale, condotta dal Centro Operativo D.I.A. di Reggio Calabria, volta a verificare le modalità di acquisizione dell’ingente patrimonio societario riconducibile al BARBIERI.
Il Collegio, tenuto conto degli elementi di indagine, ha ritenuto allo stato il proposto “soggetto portatore di pericolosità sociale qualificata”, affermando, sotto il profilo patrimoniale, che “la richiesta di sequestro appare supportata da elementi idonei ad esprimere la pericolosità sociale del proposto ed è dunque meritevole di accoglimento”.
Con il provvedimento adottato a carico del BARBIERI è stato disposto il sequestro del patrimonio riconducibile al medesimo, stimato in circa 2 milioni di euro, consistenti in quattro immobili siti in Villa San Giovanni (RC); le quote di otto terreni nella frazione di Catona, Reggio Calabria, nonché rapporti finanziari in fase di quantificazione, intestati e comunque riconducibili sia al proposto sia ai componenti il nucleo familiare del medesimo.
Reggio Calabria, 24 ottobre 2014
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
