MOTTA SANTA LUCIA, 26 OTT - Reflui fognari e liquami misti a fanghi scaricati illecitamente nel fiume Loreto. E' quanto accertato dai carabinieri forestali che hanno sequestrato il depuratore comunale di Motta Santa Lucia, ubicato in localita' Destre. Il responsabile della societa' di gestione della struttura e' stato denunciato per violazione delle norme in materia ambientale, deturpamento di beni vincolati paesaggisticamente e inadempienza nei contratti per pubbliche forniture. I militari, in considerazione anche di possibili anomalie di funzionamento del depuratore segnalate da altri enti, hanno avviato verifiche e controlli specifici rilevando la presenza di reflui nei pressi dello scarico dell'impianto, di ingenti quantita' di fanghi da smaltire, e , in generale, di uno stato di apparente abbandono dell'impianto. Successive verifiche documentali e gli esiti delle analisi di campionamenti eseguiti dall'Arpacal che hanno evidenziato il superamento dei limiti previsti e la contaminazione batterica nello scarico finale posizionato sul fiume Loreto, hanno consentito di ipotizzare, a carico della ditta che gestisce l'impianto, la mancata attuazione degli obblighi previsti nel contratto d'appalto e il mancato smaltimento dei fanghi che, in parte, fuoriescono dallo scarico dell'impianto insieme alle acque reflue non depurate. Il depuratore da quanto emerso e' ubicato, inoltre, in un contesto boscato, vicino al fiume Loreto dove vige un vincolo paesaggistico ambientale. (ANSA).
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...