Passa ai contenuti principali

Reati tributari, bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e violazioni in materia di accise

 Napoli, 5 ottobre 2021

Reati tributari, bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e violazioni in materia di accise

Comando Provinciale Napoli

Video

Al termine di complesse indagini la Procura della Repubblica di Napoli Nord ha ottenuto l’emissione di un’ordinanza, affidata per l’esecuzione al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, che ha disposto misure cautelari nei confronti di 9 indagati, indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di vari reati, tra cui bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio, contrabbando di prodotti alcolici, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione dei redditi, evasione dell’accisa e trasferimento fraudolento di valori.

Nei confronti di quattro indagati, sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre per gli altri tre soggetti è stata applicata la misura del divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta, in virtù dell’ampio territorio nel quale operava l’associazione per delinquere.

Gravi indizi di reato sono stati raccolti anche nei confronti di due professionisti contabili, per i quali è stata disposta la misura dell’interdizione dall’esercizio della professione di commercialista per un anno.

A tali misure cautelari, poi, si aggiungono sequestri di denaro, quote societarie e beni mobili ed immobili per un valore complessivo pari a circa 1,7 milioni di euro.

Le attività investigative anche di natura tecnica hanno consentito di acclarare l’uso strumentale di due aziende - leader nell’Italia Meridionale – operative nel settore della distillazione e commercializzazione di bevande alcoliche, le quali erano formalmente amministrate da alcuni “prestanome”, ma sostanzialmente gestite da un nucleo familiare composto da soggetti già in precedenza attinti da gravi misure cautelari per reati in materia di contrabbando di prodotti alcolici.

Il gruppo familiare, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, avrebbe prima determinato il dissesto finanziario delle aziende utilizzate per distillare e commercializzare bevande alcoliche, accumulando un ingente debito nei confronti dell’Erario dovuto a tasse ed imposte non pagate e, successivamente, avrebbe provveduto a rientrare fraudolentemente nella disponibilità di tali ditte.

Nel corso delle indagini, anche attraverso l’analisi degli innumerevoli flussi bancari, è stato possibile ricostruire le varie fasi ante e post decozione, così emergendo le modalità di riacquisto delle società e le condotte di autoriciclaggio dei proventi illeciti derivanti dal contrabbando di prodotti alcolici.

In particolare, le condotte dissimulatorie attuate dai quattro fratelli destinatari dell’odierna misura cautelare degli arresti domiciliari hanno consentito agli stessi di rientrare nella titolarità del complesso aziendale, con sede nel comune di Pastorano (CE), del valore di circa 2 milioni di euro, il quale è stato poi acquistato da una società operante nel settore della ristorazione.

Tale società, a sua volta acquisita con i proventi dell’attività illecita di contrabbando di bevande alcoliche, è risultata essere di proprietà delle rispettive mogli degli indagati, i quali provvedevano a gestirla materialmente per il tramite di un amministratore fittizio di assoluta fiducia.

Il ramificato sistema di frode, che ha consentito di contrabbandare prodotti alcolici e di evadere l’IVA e l’accisa, sarebbe basato essenzialmente sull’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di società “cartiere”, ossia prive di qualsivoglia concreta operatività, le quali venivano interposte nelle operazioni di vendita solo per far ricadere su di esse gli ingenti debiti tributari verso lo Stato.

In altri casi, invece, l’emissione delle fatture false sarebbe avvenuta mediante la collaborazione di soggetti giuridici inesistenti creati ad hoc onde agevolare l’illegale immissione in consumo di migliaia di litri di prodotti alcolici, da destinare al mercato nazionale ed estero.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

MAFIA, GLOBALIZZAZIONE, EUROPA: UNA SFIDA PER LA POLITICA di Giuseppe Lumia

  In Germania, i giovani si interrogano sulla presenza della mafia.  I giovani dell’SPD di Kassel e del PD della Sardegna hanno organizzato un seminario online, al quale mi hanno invitato per presentare una relazione sulla lotta alle mafie nel contesto globale ed europeo.  Quello che segue è dunque il mio contributo, che ha dato vita a un intenso confronto e ha gettato le basi per un percorso progettuale comune. MAFIA, GLOBALIZZAZIONE, EUROPA: UNA SFIDA PER LA POLITICA di Giuseppe Lumia Sono molto contento di dialogare con una storica organizzazione come i Jusos. Ringrazio in particolare Elio Sanchez, promotore di questa iniziativa, Alberto Vettese, che ha tradotto in tedesco la relazione e le slide e che farà da interprete in questo incontro, e il PD di Berlino. Le nuove generazioni hanno sulle spalle compiti eccessivamente gravosi. Nel cammino della storia a volte ci si trova di fronte a responsabilità a cui non ci si può sottrarre. Voi siete la generazione che dovrà misurarsi con sf

TAGLIO DI CAPELLI DA COSA NOSTRA

Sequestrati beni per 5 milioni di euro a Palermo a Cosa Nostra. Avevano investito i soldi in parrucchieri e beauty farm. Segnalo. http://www.liberoquotidiano.it/news/977204/Mafia-sequestrati-beni-per-5-mln-sigilli-a-beaty-farm-e-centri-estetici-3.html