Viterbo, 20 ott. (Adnkronos) - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viterbo, collaborati dai Carabinieri del Nas di Viterbo, a seguito di una attività informativa e di successiva osservazione e monitoraggio, hanno individuato in pieno centro, all' interno di una palazzina, un centro estetico e massaggi, gestito da due coniugi di origini cinesi e residenti nel sud Italia, che dalle osservazioni e dalle frequentazioni ha immediatamente riscontrato i sospetti di prostituzione. I Carabinieri che avevano effettuato più servizi di osservazione, ieri hanno quindi effettuato un' accesso finalizzato unitamente al Nas ad un' ispezione igienico sanitaria e strutturale, e una volta entrati hanno riscontrato in modo palese lo sfruttamento da parte dei due coniugi, della prostituzione in danno di una loro concittadina presente in quel momento; dalla successiva ispezione è per altro risultato che l' attività era sprovvista di qualsiasi permesso per la conduzione di un centro estetico e di massaggi. I carabinieri hanno quindi denunciato i due gestori dell' appartamento per sfruttamento della prostituzione e per esercizio abusivo dell' attività di estetista; è stata contestualmente elevata una sanzione amministrativa di 3.000 euro ed è stata inoltrata al comune di Viterbo e alla Asl la proposta di chiusura del centro; con atti a parte è stata segnalata al Nucleo Ispettorato del Lavoro la lavoratrice irregolare.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...