Lucca, 9 ott. (LaPresse) - Ieri mattina, nel comune di Altopascio, in provincia di Lucca, in località Marginone, i CArabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lucca hanno individuato e smantellato una piantagione di cannabis indica. I militari, allertati da alcune segnalazioni di operai dell'Enel che segnalavano delle anomalie nel funzionamento della rete elettrica e insoliti consumi di energia nella zona, hanno approfondito intensificando i servizi di controllo. Ed è proprio seguendo un cavo elettrico sospetto che i militari sono arrivati alla coltivazione illegale, che era stata perfettamente organizzata nei locali di un capannone industriale parzialmente in disuso. All'interno dei locali i Carabinieri hanno rinvenuto: 327 piante di cannabis indica alte dai 135 ai 180 centimetri, quasi tutte in piena fioritura, coltivate in vaso, 80 germogli della stessa pianta, pronti ad essere rinvasati, 300 dischetti di torba per germinazione, diverse confezioni di prodotti fertilizzanti e acceleranti della crescita, oltre 300 vasi vuoti e materiale elettrico di vario tipo. I coltivatori, al momento ignoti, avevano attrezzato la struttura di un complesso impianto elettrico che alimentava oltre 30 lampade HPS (che emettono una luce che agevola la fase di crescita e la fioritura delle piante), un efficiente impianto di aerazione per dissipare il calore delle lampade e garantire una corretta ossigenazione alle piante ed un funzionale impianto idraulico per l'irrigazione. Lo stupefacente sequestrato, pari a circa 80 chilogrammi, se fosse stato immesso nel mercato avrebbe fruttato, al dettaglio, circa 200.000 euro. Il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro, mentre lo stupefacente, dopo essere stato sottoposto ad accurata campionatura, è stato distrutto. Proseguono le indagini per l'individuazione dei coltivatori.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...