Pistoia, 29 giu. - (Adnkronos) - Cercavano di influenzare l'esito di alcune aste immobiliari con minacce che arrivavano fino all'utilizzo di armi da fuoco. Ma grazie ad un'attività di indagine, i carabinieri del comando provinciale di Pistoia sono riusciti a portare alla luce una serie di episodi e a denunciare diverse persone - tutte di origini calabresi e residenti in Valdinievole - ora indagati per numerosi reati fra cui turbativa d'asta, minacce e tentata estorsione. L'operazione, sulla quale gli inquirenti mantengono al momento uno stretto riserbo - è scattata questa mattina all'alba quando sono iniziate una serie di perquisizioni disposte dalla Procura di Pistoia ed eseguite presso varie famiglie abitanti nella Valdinievole, in particolare tra Monsummano, Larciano e Lamporecchio. Per l'operazione - che si è protratta per l'intera mattinata - sono stati impiegati oltre 30 militari, tra cui anche Unità Cinofile di Firenze. Come ricostruito dagli inquirenti, in alcuni casi gli atti intimidatori di cui sono stati ritenuti responsabili gli indagati (di cui non sono state forniti né il numero né le generalità) erano stati messi in atto con esplosione di colpi di pistola e di fucile all'indirizzo delle abitazioni di persone che si erano aggiudicate immobili ai quali erano interessati anche gli indagati. In qualche caso le intimidazioni hanno avuto lo scopo di dissuadere chi si apprestava a partecipare all'asta giudiziaria. Durante le perquisizioni è stato sequestrato materiale su cui verranno svolti approfondimenti investigativi, anche di tipo balistico. Proprio per questo, al momento, non sono stati resi noti ulteriori dettagli sull'esito dell'operazione.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...