(DIRE) Napoli, 29 giu. - Estorsione, detenzione e porto illegale di armi comuni di sparo. Sono i reati, aggravati dalle finalità e modalità mafiose, contestati a tre soggetti raggiungi da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Napoli ed eseguita, nell'ambito di un'indagine della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli, dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Giugliano in Campania. Le indagini, che l'8 giugno scorso avevano già portato all'esecuzione di un fermo di indiziato di delitto a carico di nove persone ritenute vicine al clan Mallardo, operante nella città di Giugliano in Campania e facente parte della cosiddetta "Alleanza di Secondigliano", hanno permesso di raccogliere gravi ed ulteriori elementi indiziari anche a carico di Angelo Pirozzi (classe 1976), Antonio Russo ('69) e Biagio Vallefuoco ('68), in ordine alle richieste estorsive poste in essere ai danni di imprenditori edili, concessionari di auto, ristoratori, all'imposizione nel conferimento degli oli esausti ai commercianti della zona, all'attività di riscossione e recupero dei crediti e alla disponibilità, in capo all'organizzazione, di armi comuni da sparo. Sono 15 gli episodi contestati e, tra gli arrestati, Pirozzi e Vallefuoco sono considerati esponenti di rilievo del gruppo criminale.