COMUNICATO STAMPA
Dalle prime ore della mattina, i Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Livorno
stanno eseguendo un Decreto di Sequestro beni emesso dal Tribunale di Firenze - Ufficio
Misure di Prevenzione, su proposta della Procura Distrettuale di Firenze, nei confronti di
un indagato, imprenditore originario di Guardavalle (CZ), da molti anni residente in
provincia di Pisa, considerato elemento di spicco della ‘ndrangheta nella sua articolazione
territoriale denominata “cosca GALLACE”, già condannato in passato, a 22 anni di
reclusione per la cd. “strage di Guardavalle” avvenuta nell’agosto del 1991.
L’articolata ricostruzione patrimoniale condotta dal ROS e dal Comando Provinciale
Carabinieri di Livorno è originata dagli esiti dell’operazione convenzionalmente
denominata “Geppo/Calatruria” conclusasi nell’aprile 2021 con 17 arrestati, gravemente
indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, illecita
concorrenza con violenza e minaccia, sub-appalto irregolare ed altro, nonché associazione
per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, il tutto aggravato sia dal
metodo mafioso che dall’avere agevolato la “cosca GALLACE” di Guardavalle (CZ).
Come ampiamente noto, l’inchiesta è collegata all’altrettanto nota indagine “KEU” dei
Carabinieri Forestali di Firenze ed ha riguardato i lavori inerenti alla SRT429 Empoli-
Castelfiorentino da mesi al centro di attenzioni mediatiche.
I successivi approfondimenti patrimoniali, sviluppati per mesi e finalizzati a ricostruire i
flussi finanziari e bancari, hanno consentito di accertare una consistente sproporzione tra
i redditi dichiarati ed il patrimonio allo stesso riconducibile ipotizzando un illecito
arricchimento per via dei reati contestati: da qui l’odierno provvedimento di sequestro
antimafia.
I beni sequestrati riguardano una società attiva nel settore agricolo e il relativo compendio
aziendale, 6 unità immobiliari ubicate nel comune di Terricciola (PI), 5 tra auto/moto
veicoli e mezzi agricoli, 9 conti correnti.
Si tratta di uno dei numerosi provvedimenti di sequestro antimafia promossi nell’ultimo
triennio dalla Procura Distrettuale di Firenze, collegato ad altra misura patrimoniale
recentemente emessa all’indirizzo di un co-indagato imprenditore di origini calabresi. Il
provvedimento di sequestro – non definitivo ma finalizzato ad una successiva confisca, se
confermata dai Giudici – è indirizzato verso il complesso patrimoniale di uno dei principali
indagati per il quali l’A.G. nel mese di marzo 2022 ha emesso l’avviso di conclusione delle
indagini preliminari.
Firenze, 28 giugno 2022