Passa ai contenuti principali

Latina: 15 arresti nel clan Ciarelli


I poliziotti della Squadra mobile di Latina hanno arrestato 15 persone appartenenti alla famiglia Ciarelli, nota in zona per le sue attività illecite.

I reati contestati sono estorsione, truffa, violenza privata, danneggiamento e lesioni, reati aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolazione mafiosa.

Le indagini hanno preso vita a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate, durante interrogatori, da collaboratori di giustizia che segnalavano numerose estorsioni da parte degli arrestati ai danni di imprenditori e cittadini locali.

Gli approfondimenti investigativi intrapresi a seguito di queste segnalazioni portavano a riscontrarne la veridicità. Venivano alla luce 10 episodi in cui le vittime venivano avvicinate con una richiesta di danaro sotto la minaccia di ritorsioni violente qualora si fossero rifiutate.

In molti dei casi le vittime non hanno denunciato i fatti subiti per timore di rappresaglie, lasciando emergere uno stato di assoggettamento e terrore che portava, in alcune persone, a mutare le proprie abitudini di vita.

Le estorsioni venivano effettuate anche tramite una chat Facebook attraverso l’account “Puro Sangue Ciarelli”.

Inoltre, alcuni “rampolli” della famiglia, frequentatori della movida del centro storico di Latina e di alcuni stabilimenti balneari del lungomare pontino, erano soliti aggredire personale di sicurezza dei locali notturni per accedere, consumare cibi e bevande ed allontanarsi senza pagare.

In ultimo, è stato accertato che un immobile, di proprietà di un avvocato di Latina, era stato occupato abusivamente ed usato come base logistica di un’attività di spaccio di cocaina, i cui proventi venivano usati per mantenere i famigliari dei detenuti.

All’operazione hanno partecipato investigatori delle Squadre mobili di Perugia, Teramo, Siracusa e Lecce, 6 equipaggi del Reparto prevenzione crimine di Roma, unità cinofile antidroga e antiesplosivo e il Reparto volo di Pratica di Mare.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven