Milano, 17 giu. (Adnkronos) - I carabinieri, su delega della procura di Milano, hanno eseguito un'ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un cittadino di origine cinese per i reati di riciclaggio e indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dal contante. Una presunta attività di riciclaggio "proveniente anche dall'attività di prostituzione esercitata all'interno di centri massaggi cinesi in varie città italiane posta in essere con la creazione di un articolato sistema di trasferimenti del denaro finalizzati a far perdere la tracciabilità della provenienza dello stesso". I clienti dei centri massaggi "pagavano le prestazioni sessuali mediante ricariche di carte di credito ricaricabili fittiziamente intestate a cittadini cinesi, irreperibili ma di fatto nella disponibilità dell'indagato, il quale trasferiva le somme verso altre carte di credito - anche queste intestate fittiziamente a cittadini cinesi irreperibili - che venivano poi utilizzate per prelevamenti di denaro contante o per effettuare bonifici" verso conti in istituti di credito "estoni o lituani", si legge nella nota dei militari. Le indagini "hanno permesso di accertare che nel periodo oggetto di indagine le carte di credito censite hanno complessivamente movimentato, sia in entrata che in uscita, oltre 1.700.000 euro".
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...