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DOPING: ANABOLIZZANTI PER 2 MLN DI EURO

 


DOPING: ANABOLIZZANTI PER 2 MLN DI EURO, UN ARRESTO E 11 PERQUISIZIONI


Roma, 19 nov. (Adnkronos) - Nell'ambito di un'indagine relativa ad un traffico illecito di sostanze anabolizzanti anche stupefacenti, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, i Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute hanno eseguito un arresto e 11 perquisizioni domiciliari, sequestrando decine di migliaia di medicinali, sostanze anabolizzanti e stupefacenti. L'operazione, eseguita con il supporto dei Comandi provinciali dell'Arma competenti per territorio e in stretta sinergia con il personale dalla Gendarmeria della Repubblica di San Marino, oltre al territorio sammarinese ha interessato la provincia di Rimini, Roma, Pesaro Urbino, Asti, Vicenza, Monza Brianza, Verbano-Cusio Ossola e Genova. A San Marino è stato arrestato un uomo per l'ipotesi di reato di ''attentato alla salute pubblica mediante la fabbricazione, corruzione, adulterazione, messa in circolazione di sostanze alimentari o medicinali'' (art. 242 codice penale della Repubblica di San Marino): al cittadino sammarinese, all'interno di un magazzino, sono stati trovati ingentissimi quantitativi di nandrolone, steroidi anabolizzanti, testosterone, ormone della crescita e altre varie tipologie di sostanze anabolizzanti, il cui valore al dettaglio è superiore ai 2 milioni di euro. Sequestrati anche 300 mila euro in contanti, ritenuti il profitto dell'illecita attività di vendita. Altri 5 italiani sono stati trovati in possesso di sostanze anabolizzanti e steroidi, a riprova della vendita illegale anche al di fuori dei confini dello Stato sammarinese. L'indagine è scaturita dal monitoraggio di spedizioni postali dirette in Italia dalla Repubblica di San Marino, già oggetto di precedenti sequestri per un ammontare di 2,5 kg di nandrolone (sostanza stupefacente e anabolizzante, rinvenuto all'interno di plichi di corrispondenza estera diretti al gruppo criminale) e del contestuale arresto in flagranza di reato di uno dei componenti del sodalizio. Gli esiti investigativi hanno consentito di ricostruire la struttura illecita dotata di un ''centro di comando'' attestato tra Rimini e la Repubblica di San Marino dedito all'importazione, produzione, stoccaggio e distribuzione in tutta Italia di sostanze dopanti e stupefacenti pericolose per la salute pubblica, con ramificazioni su tutto il territorio nazionale attraverso centri di distribuzione locale che operano in qualità di affiliati. Le analisi chimico-tossicologiche esperite hanno evidenziato un ulteriore elemento di pericolosità riguardo alle sostanze poste in vendita, rappresentato sia dalla ricorrente realizzazione di miscelature tra più prodotti, sia dalla presenza di sostanze (come la sibutramina) bandite dal commercio poiché assai nocive e responsabili, in altre circostanze, di episodi di decessi, nonché i intossicazioni epatiche e renali.

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